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Il Signor Diavolo

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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La recensione su Il Signor Diavolo

di daniele64
6 stelle

Pupi Avati torna al gotico padano ...

Nel Veneto lagunare del secondo dopoguerra , un timido ispettore del Ministero di Giustizia deve indagare con discrezione sulla morte di un ragazzino considerato incarnazione del demonio ... Pupi Avati prova a tornare al horror padano delle origini . Il risultato non è a quei livelli , ma questa rimane comunque una pellicola più che dignitosa , che piace per le povere atmosfere contadine da Anni '50 e per l' inquietante aura di sacro mistero e di primitiva superstizione che la permeano . Il film è tratto da un romanzo scritto un paio di anni prima dallo stesso Avati , ma il finale è differente . Una storia cupa e macabra , in bilico tra l' oscurantismo religioso e la ruralità arcaica , con riflessioni politiche che rimbalzano tra il diavolo e l' acquasanta , influenzate come sono dal soprannaturale e dalle credenze popolari .

 

Recensione] Il Signor Diavolo - Horror Stab

 

Il protagonista è l' esordiente Gabriel Lo Giudice , che presta il suo volto irregolare all' impacciato inquirente . E' affiancato da parecchi nomi ricorrenti nel Cinema di Avati , come il sempre bravo Gianni Cavina , l' esangue Lino Capolicchio , l' efficace Massimo Bonetti ed il tormentato Alessandro Haber . In altre particine si notano poi l' ottima Chiara Caselli ed un insolito Andrea Roncato . Una malsana pellicola di quel genere gotico padano che Avati stesso aveva inventato oltre quarant' anni fa , un po' lenta ma densa di arcano pessimismo , di indizi inquietanti e di orrore velato . Ottime le ricostruzioni ambientali dell' epoca , riprese con eleganza , discutibile la livida fotografia di Cesare Bastelli , piuttosto anonima la colonna sonora di Amedeo Tommasi e belli i ( pochi ) effetti speciali splatter non digitali di Sergio Stivaletti , per un film magari un po' nostalgico ma stuzzicante , anche se con un finale più d' effetto che chiarificatore . Gli darò 6,5 .

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