Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Un horror che è un gioiellino, Avati fa valere tutto il suo mestiere e regala una pellicola carica di tensione e suggestioni.
Pupi Avati torna alle ambientazioni che gli sono più congeniali, quelle del piccolo centro contadino pregno di superstizioni e pregiudizi; lì i suoi contrasti tra la natura umana e le storie che ama narrare esaltano maggiormente le tonalità esoteriche e, per altri versi, bestiali. In questa bella pellicola, poi, il regista bolognese innesta anche tematiche politiche e sociali, riuscendo a chiudere meravigliosamente il cerchio con lo spiazzante finale. A impreziosire i credits ci sono parecchi nomi come quello di Haber o Roncato, che regalano due piccoli camei. Un gioiellino, decisamente da vedere.
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