Regia di Shinya Tsukamoto vedi scheda film
Un samurai non vuole uccidere e non ha mai ucciso in vita sua una persona. Si masturba, questo significa voler fuggire dalla realtà e non affrontarla. C'è una ragazza che gli piace, ma il samurai non fa niente per conquistarla. Non uccidere e non fare sesso (non prendere possesso della ragazza) sono collegati. Il samurai fugge dalla realtà, dalle leggi della vita. Alla fine un ronin lo costringerà ad un duello mortale e il samurai lo ucciderà. Il film finisce. La ragazza urla disperata di dolore. Non sappiamo se il samurai è cambiato: se è diventato un assassino, un uomo. Non è un film pacifista! E' un film sulla necessità di uccidere e possedere una ragazza per diventare uomini. Che collegamento c'è tra possedere una donna e uccidere?
Il samurai è costretto a guardare mentre dei malfattori violentano la sua amata. Reagirà adesso? Impugnerà la spada per punirli e vendicarsi? No, li affronterà con un ciocco di legno.
L'incapacità di accettare le regole della vita è l'incapacità di accettare la morte altrui.
L'incapacità di entrare in una donna è l'incapacità di usare la spada per dare la morte. Per quello è stata fatta la spada, non è un ornamento. Infilzare una donna con il membro e uccidere con una spada hanno sempre assunto una analogia nella storia dell'uomo.
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