Regia di John Schlesinger vedi scheda film
Anni 30. Londra. La giovane Flora Poste, rimasta orfana, sogna un futuro da scrittrice ma prima vuole conoscere il Mondo. Come fare? Scrive una lettera commovente e patetica a tutti i parenti sparsi per l'Inghilterra nella speranza che qualcuno la ospiti. I primi a rispondere sono una zia residente in un gruppo puritano e uno zio anziano e malato che vive in solitudine di fianco ad una palude.
Poi tocca alla risposta da parte di una zia, rappresentante di una numerosa famiglia, i cugini Starrkadder, parenti rozzi che nascondono un segreto legato al padre di Flora, al quale sono convinti di dover qualcosa e vivono in una fattoria sul quale graverebbe una maledizione (e per questo il luogo è soprannominato "Fattoria scomoda"). Interessante, andiamo a conoscerli! Una prozia "forse" strega (per i poteri di chiaroveggenza), un cugino che sogna il Cinema, un altro geloso della fattoria accudita con amore, una cuginetta romantica e timida che sembra una elfetta delle fiabe (e guarda caso si chiama pure Elfine), una zia arcigna, uno scrittore eccentrico, il fattore legato alle sue quattro mucche che tratta come animali domestici, una contadinella che ogni arrivo di polline resta incinta e quando scopre il preservativo lo vede in maniera fantascientifica, uno zio predicatore maniaco religioso e altri personaggi molto particolari sono i protagonisti di una storia molto divertente (ma anche misteriosa) dove due realtà (l'eleganza snob della Londra aristocratica e il mondo rurale della campagna inglese) si incontrano ma con rispetto insegnandosi, a vicenda, cose utili e nuove in virtù di un Mondo che stava cambiando (e che tra qualche anno sarebbe stato travolto dalla guerra). Il tutto raccontato come una fiaba con morale. Girato per la BBC, nel suo paese d'origine (UK) è stato realizzato per la televisione, mentre in altre nazioni (tra cui l'Italia) è uscito in sala. Adattamento del romanzo "La fattoria delle magre consolazioni", uscito nel 1932, di Stella Gibbons, già adattato per la televisione nel 1968. Grande regia e cast azzeccato. Davvero un bel film!
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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