Regia di Saaed Al Batal, Ghiath Ayoub vedi scheda film
VENEZIA 75 - SETTIMANA DELLA CRITICA - MIGLIOR FILM
Due amici siriani, uno studente d'arte di Damasco ed un appassionato di cinema che vive nel vicino quartiere cittadino di Duma, decidono di incontrarsi per documentare, con l'esperienza dell'uno in campo di riprese cinematografiche, e l'ardire dell'altro, motivato dalla causa, stralci di vita tra le macerie che circondano tutta la città di Duma. Un quartiere devastato dai bombardamenti continui, frutto di una guerra che dilania una nazione divisa e lacerata da una guerra civile che si è acuita da quando quel tratto urbano periferico di Damasco è divenuto il quartier generale dell'organizzazione islamista Jaysh al-Islam, una delle varie fazioni coinvolte nella guerra civile siriana contro il governo di Bashar al-Assad.
Ne è sortito un materiale lungo oltre 450 ore, che i due registi Saaed al Batal e Ghiath Ayoub hanno assemblato fino a formare un documentario toccante e scioccante ( uno dei quattro operatori di macchina è morto in uno dei bombardamenti spesso ripresi in diretta) di una vita trascorsa tra le trincee di una citta ridotta in macerie, sotto bombardamenti assolitamente veri ed in mezzo ad una atmosfera che odora di morte e di distruzione in modo palpabile.
Un film che pare vissuto in diretta sotto le raffiche dei cecchini, ed in fondo lo è, e che rende palpabile l'urgenza di porre fine ad uno scontro insanabile, che dilania e sconvolge senza possibilità di un cessate il fuoco imminente o plausibile.
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