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Adam & Evelyn

Regia di Andreas Goldstein vedi scheda film

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La recensione su Adam & Evelyn

di alan smithee
4 stelle

Florian Teichtmeister, Anne Kanis

Adam & Evelyn (2018): Florian Teichtmeister, Anne Kanis

VENEZIA 75: SETTIMANA DELLA CRITICA

Nell'estate del 1989, il gelo dell'impronta del regime sovietico in Europa Centrale inizia a dare evidenti segni di cedimento, che porteranno, nel novembre dello stesso anno, allo sgretolamento (anche letteralmente) del simbolo più emblematico della fine delle libertà individuali, ovvero il Muro di Berlino.

Nel giardino paradisiaco che i due protagonisti (Adam e Evelyn, guarda che caso!) si godono attorno a casa, i due stanno per programmare una loro vacanza imminente, ma quando la giovane donna scorge il marito sarto flirtare con una attempata cliente, dallo sconcerto decide di partire da sola con direzione Ungheria.

Adam tuttavia, circuito dalla sua cliente e desideroso di non perdere la sua donna, la segue con la propria vettura. Assieme vivranno il periodo, trasognato e quasi surreale, della caduta dei confini, e di un regime intero da quasi un trentennio in grado di dividere una città, un popolo, famiglie intere in nome di una ragione politica che finalmente ha trovato il suo punto debole per essere abbattuta dalla ragione e dal buon senso.

Anne Kanis

Adam & Evelyn (2018): Anne Kanis

Florian Teichtmeister, Anne Kanis, Lena Lauzemis, Milian Zerzawy

Adam & Evelyn (2018): Florian Teichtmeister, Anne Kanis, Lena Lauzemis, Milian Zerzawy

Diretto con sin troppo facili rimandi e complicità quasi stucchevole dal regista tedesco Andreas Goldstein, Adam & Evelyn non pare sorretto granché dalle interpretazioni dei due protagonisti, tra cui riconosciamo un Florian Teichtmeister alquanto inebetito e monocorde, anche ben oltre, a mio modo di vedere, le necessità strettamente connesse ad un momento storico inaspettato, ma di estrema fondamentale transizione.

Un periodo in cui la gente, da anni imprigionata dai dettami di un regime assoluto, si ritrova come un animale domestico in gabbia che si vede aprire i battenti del proprio carcere, e dunque si trova smarrito tra la gioia di fondo e i dubbi del dover affrontare lo sconfinato invitante ma anche insidioso mondo a cui finalmente ora può accedere. Non basta tuttavia questa circostanza, per giustificare una prestazione davvero fiacca di tutto il comparto degli interpreti coinvolti.

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