Regia di Hoon-jung Park vedi scheda film
Autocompiaciuto e programmatico nella efferata, sadistica e malata violenza di una scena in particolare- d'altronde ahò, altrimenti non sarebbero coreani-, ma grandissimo poliziesco tra sopra e sotto il 38° parallelo, con un assunto di fondo sul marcio di ogni istituzione e in particolare ogni vertice dei servizi di sicurezza interni e polizia, che sarebbe ad esempio impossibile o quasi se non per pochissime eccezioni, realizzare in un Paese nel quale "si conoscono tutti", come qui.
In particolare, quelli che fanno la peggiore figura sono gli americani e la CIA nella persona del loro agente Peter Stormare in partecipazione speciale.
Non sarà una novità, ma è il modo in cui il nerissimo intreccio e il suo infernale avvitarsi fino ad un finale pessimista, talmente vero da non essere neppure realmente catartico come sempre richiede il cinema, è realizzato da Park Hoon-Jung, a fare la differenza.
Per una volta contenuto nella durata accettabile di 128', secondo gli standard coreani molto lunghi, si allunga comunque in almeno due o tre finali ognuno dei quali incentrati sui tre protagonisti delle diverse forze di polizia, nordcoreana, sudcoreana, servizi di sicurezza del Sud, che cercano ad un certo punto anche per motivi più che personali, di incastrare definitivamente lo psicopatico, sadico serial killer, intoccabile per un complicato gioco delle parti e interesse su di un conto cifrato nordcoreano, tra CIA, la Nord e la Sud Corea, e da cui la faccia da schiaffi è conteso, essendo il figlio di un dirigente della nomenclatura, ovvero "Famiglia reale", del Nord.
Di livello la recitazione di tutti, Stormare gigione compreso, e il suo parlare biascicante con la gomma da masticare perennemente in bocca, caratterizza molto bene da par suo un nevrotico supervisore della CIA per l'Asia, che ricorda un poco il Bruce Dern di "The Driver", e ancora di più il malvagio manipolatore William Devane, di un famosissimo film di John Schlesinger.
Una sola sequenza d'azione di inseguimento in auto e tiro balistico tra i contendenti, verso la fine, ma eccezionale, come dice i' Bocchi.
John Nada
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