Regia di Hal Ashby vedi scheda film
In perenne conflitto con la madre edonista e frivola (padre: non pervenuto), Harold (Cort) è il giovane rampollo di una famiglia ricchissima al quale la genitrice sta cercando di procacciare l'anima gemella. Lui risponde simulando continui suicidi, andandosene a zonzo con un carro funebre e trastullandosi presenziando a funerali di perfetti sconosciuti. È in una di queste occasioni che conosce l'ottuagenaria Maude (Gordon), vecchietta più arzilla che mai, impermeabile alle regole. Tra i due scatterà la più improbabile delle scintille.
Film cult degli anni '70 per via di quel suo spirito iconoclasta, antiborghese e libertario, Harold & Maude è una di quelle opere che soffrono irrimediabilmente la polvere del tempo (sebbene già nel 1972 Tullio Kezich l'avesse definita "una sciocca storiella"). Le gag suicidomani di Harold e le scorribande stradali dell'anziana signora restano godibili, ma lo stile grottesco con cui vengono veicolate le istanze sovvertitrici a distanza di tempo appaiono programmatiche e ingenue. Come del resto risulta poca cosa la colonna sonora composta dalle canzoni di Cat Stevens, che all'epoca contribuì a decretare il successo planetario del film tratto dal romanzo di Colin Higgins.
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