Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Ancora oggi uno dei migliori film di rapina in assoluto, e nel fiorentissimo sotto filone di quelle newyorkesi, appaiato almeno con il di tre anni successivo ''Il Colpo della metropolitana- Un Ostaggio al minuto''(1974), di Joseph Sargent.
Basta solo il finale con Duke/Sean Connery morente sulla barella che non entra nell'ascensore, e viene posizionata in piedi con il corpo bloccato dalle fettucce, per esplicare cosa vuole dire Lumet sul fato e la violenza della polizia(di neri in gran parte) che colpisce indiscriminatamente solo per la buona azione di voler evitare che il pazzoide Uomo dei mafiosi Spooks(Val Avery) prenda gli ostaggi come scudo per la (im)possibile fuga fuori dal palazzo con il camion della Mayflower, più di tante inutili parole e saggi soloni dei critici "grandi esperti di cinema americano", a cui uno che slappa il deretano peloso, sempre si trova.
Qui per fortuna è grande cinema, e basta.
Palazzi newyorkesi neo-rinascimentali ma costruiti ovviamente nella seconda metà dell'800, nei dintorni e accanto dei fin troppo famosi "Dakota Apartments" su Park Avenue, di "Rosemary's Baby", Roman Polanski e Sharon Tate in quel di Cielo Drive, Gig Young e giovane moglie, John Lennon ucciso dal suo fan deluso Mark
Chapman, ecc.
Splendida ambientazione settantiana ma ancora più fine sessanta(le auto e i mezzi dell'N.Y.P.D. sono ancora quelle verde marcio e blu scuro con tettino bianco), estiva e piena di verde, alberi e parchi(Central Park), fotografia del grande Arthur J. Ornitz.
Solo la embrionale colonna sonora elettromeccanica(così come la maggior parte della strumentazione elettronica A/V e di registrazione su bobine a nastro che si vedono nel film), di Quincy Jones, è generalmente troppo sopravvalutata, fraintesa.
Eccellente regia di Lumet ma non è una novità, con Connery avrebbe poi fatto un terzo film assieme(il primo "La Collina del disonore") e più bello di tutti "Riflessi in uno specchio scuro"(The Offence), a Londra, forse la Migliore interpretazione conneriana della propria intera carriera.
Strepitosi gli ultimi 20' con la squadra di poliziotti neri che si calano con le corde dal palazzo accanto, le inquadrature delle strade tutte chiuse dai poliziotti in assetto e dai rispettivi mezzi, con il capitano Ralph Meeker che cammina davanti al palazzo in camicia Senza giacca della divisa, per rendersi conto della situazione, nel deserto isolato ferragostano.
John Nada
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