Regia di Ridley Scott vedi scheda film
"Mai mi fu dato di vedere un animale in cordoglio di sé. Un uccelletto cadrà morto di gelo giù dal ramo senza aver provato mai pena per sé stesso..."
La ambiziosa senatrice del Texas Lillian Dehaven (la grande Anne Bancroft), decide di usare come baluardo della sua ambizione politica, l'integrazione della figura femminile ai vertici di un'arma specializzata e tutta tradizionalmente al maschile come è quella dei Navy Seals.
Come pioniera della introduzione delle donne in questo comparto, una rigida selezione individua la tosta tenente della marina militare, Jordan O'Neill (Demi Moore), che non solo accetta, ma si sottopone senza tentennamenti ad un durissimo corso di ammissione lungo tre mesi.
Poi però, resasi conto che, più che una pioniera, la militare costituisce uno strumento di propaganda elettorale e politica, la tenace Jordan si ribella alla stessa sua superiore, soprattutto quando si renderà conto che l'organizzazione le sta riservando trattamenti di favore per permetterle di raggiungere lo scopo di quel suo corso di preparazione: rasandosi i capelli per dare un addio esemplare al suo status idealizzato di donna con privilegi, esigerà unirsi in tutto e per tutto alla squadra, finendo per scontrarsi con la stessa senatrice sua promotrice e sostenitrice, in realtà più che mai una politicante propensa ad utilizzare le sue pedine per raggiungere i propri ambiziosi traguardi di comando.
Infarcito di retorica ed enfatico in modo sin fastidioso e puerile, Soldato Jane, frutto di una sceneggiatura triviale che utilizza l'argomento della parità di genere solo per aizzare istinti testosteronici ed istinti primari, che derivano da una scrittura sommaria e provocatoria a cura dell'altrove assai più ispirato e brillante sceneggiatore e regista David Twohy (quello della saga Pitch Black), riporta il cinema made in Usa ai livelli del puerile e guerrafondaio Top Gun di dodici anni prima, diretto dal fratelo di Ridley, Tony Scott.
Certo Demi Moore ci mette corpo (e che fisico!!) ed anima, e Anne Bancroft è assai godibile nel suo ruolo di maliarda di vertici del potere, mentre bravi attori come Viggo Mortensen e Jim Caviezel si accontentano del ruolo non proprio stimolante di spalla di cotanto spiccato orgoglio femminile.
Ridley Scott dirige con il solito tocco grandioso e proteso ad esaltare l'action, ma stavolta il suo tocco risulta sin troppo patinato e artificiale.
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