Regia di Elio Petri vedi scheda film
Dopo avere perso un dito per un incidente in fabbrica, l'operaio stacanovista di un'industria del settentrione Lulù (Gian Maria Volontè) - tipico uomo-massa ridotto anche all'impotenza dall'alienazione sul lavoro - si converte alle lotte sindacali. Finirà prima col perdere il lavoro e poi, recuperato questo, il senno.
Il copione di Elio Petri e Ugo Pirro è l'opera che meglio riesce a fotografare un momento cruciale della storia della lotta operaia in Italia. La tecnica di ripresa quasi documentaristica, l'attenzione per la babele dei linguaggi e la prova di recitazione da antologia di Volontè incorniciano un film che va collocato di diritto tra le maggiori opere italiane degli anni '70.
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