Regia di Yaron Shani vedi scheda film
VENEZIA 75 - ORIZZONTI
Cosa può legare i destini di una scrittrice ed artista multiforme dalla vita concitatissima di impegni al punto di farla sprofondare in una potente crisi d'ansia, ed un ragazzino teenagers appassionato di musica che cerca di farsi strada nel servizio di leva obbligatorio per ben 3 anni, riuscendo a farvi parte come musicista esperto ed evitando di abbandonare quella che egli vorrebbe diventasse la professione/passione del prossimo futuro?
Beh innanzi tutto l'essere inconsapevolmente vicini di casa; l'essere entrambi tormentati da un ansia che li corrode dentro nonostante entrambi ostentino sicurezza e disinvoltura verso l'esterno.
Seguiremo entrambe le vicende, che li metteranno entrambi "a nudo" (stripped) e li riuniranno verso una complice maliziosa forma di audace sopravvivenza.
La storiella diretta dall'israeliano Yaron Shani, che ci aveva convinto con Ajami, codiretto nel 2009 con Scandar Copti, c'è e funzionerebbe se non fosse afflitta da una incognita di fondo: se il film decide di mettere a nudo letteralmente i due protagonisti, perché ricorrere ad una incomprensibile autocensura che sfuma i dettagli sessuali come all'interno di un soft-core anni '80/'90?
Ci piacerebbe conoscere l'enigma, dare un senso a questa scelta infelice che ci lascia come minimo increduli e sbigottiti. Falsi pudori incomprensibili, certamente intollerabili, non in una pellicola che ostenta un titolo che, al primo capezzolo in vista, tradisce e contraddice.
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