Charles è uno studente parigino che vive per contro proprio. È anticonformista, pacifista ed ecologista. Mentre altri giovani si riuniscono per discutere di politica, manifestare o sensibilizzare l'opinione pubblica, lui capisce che tutto questo è inutile perché il male del mondo è inestirpabile e gli uomini viaggiano su una nave di folli. Comprata una pistola, chiede a un amico drogato di ucciderlo, di notte, nel cimitero del "Père Lachaise" a Parigi.
Note
Girato in flashback a partire dalla notizia della morte del giovane, è una rigorosa discesa negli inferi del disagio e del malessere esistenziale emersi con forza negli "anni di piombo". Metaforica "via crucis" di un Gesù laico e terribilmente giovane.
Sarà anche un capolavoro ma è noiso ed è (secondo me) anche mal recitato.Questa è il tipo di film che registro e conservo nella cartella "palle galattiche"
Il diavolo non ha la coda, vive tra gli ingranaggi della macchina mondo che procede meccanicamente verso l'autodistruzione. Senza colpevoli ne innocenti, dove ognuno è contemporanemante vittima e carnefice.
La vita è senza speranza e non resta che un'unica soluzione. E' il film più pessimista di Bresson e forse anche il più lucido nella sua analisi dell'animo umano.
"Stupendo, per tranquillizzare la gente basta negare l'evidenza". "Quale evidenza? Siamo in pieno soprannaturale, niente è visibile...". [Antoine Monnier e Henri De Maublanc] Parigi, 1977: Charles (Antoine Monnier), di famiglia agiata, ha abbandonato genitori e studi: è in caduta libera in un vuoto senza fondo, "non ha più voglia di fare niente". "Ma non ci sono… leggi tutto
Due articoli di giornale introducono un flashback sugli ultimi sei mesi di vita di un giovane che pratica un pacato nichilismo e tende all’autodistruzione. Bresson non è certo un regista che mi appassiona, anche se lo guardo con rispetto: difficile mandare giù personaggi che si muovono come zombi, senza mai sorridere o almeno cambiare espressione. Se non fosse per ciò… leggi tutto
Pastone intellettualoide con testi adatti al teatro piuttosto che allo schermo televisivo o cinematografico. La noia la fa da padrona grazie all'assenza (voluta) di espressività degli attori ed al loro tono di voce monocorde ed impersonale. Recitano, è evidente e non fingono nemmeno di rappresentare una qualche sorta di manifestazione reale; tutto è pacato e finalizzato a focalizzare… leggi tutto
"-Ma non ci sono dei limiti al non fare niente?
-Si, ma una volta che li superi, provi una voluttà straordinaria, inaudita."
Due studenti ventenni, Charles e Michel, fondano a fine anni '70 a Parigi, un movimento ambientalista, incentrato a sollevare la problematica volta alla salvaguardia di un pianeta devastato da un inquinamento dilagante, tutto a carico di una umanità…
Quando dimenticare già significa morire, e curarsi della morte vuol dire sottrarre la vita dalle pene dell'oblio. I corpi dei defunti stanno lì, immobili, e si fanno specchio della triste solitudine…
Teen-movies, quanti ne abbiamo visti! Molti associano il tema esclusivamente alle goliardate un po’ screw del genere American Pie, su cui non ho intenzione in questa sede di esprimere alcun giudizio. Esiste in…
Se non fosse per il finale di una fredda e lucida visionarietà, questa non rappresenta certo la migliore opera di Bresson, troppo impegnato a divincolarsi nei meandri della personalità contorta ed auto distruttiva del protagonista e nei vani tentativi di chi gli sta accanto di districare la matassa di pensieri ed ossessioni suicide che ne avviluppano la mente come una sorta di…
Due articoli di giornale introducono un flashback sugli ultimi sei mesi di vita di un giovane che pratica un pacato nichilismo e tende all’autodistruzione. Bresson non è certo un regista che mi appassiona, anche se lo guardo con rispetto: difficile mandare giù personaggi che si muovono come zombi, senza mai sorridere o almeno cambiare espressione. Se non fosse per ciò…
Dopo il precedente post, in cui mettevo in evidenza le qualità artistiche delle colonne sonore del compositore giapponese Toru Takemitsu, questa volta… segue
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
ci sei riuscito
Che non sia un Eterno Saluto, ma un Arrivederci, spero.
L'uomo che cammina sui pezzi di vetro dicono ha due anime e un sesso di ramo duro il cuore e una luna e…
E' un film rigoroso e rarefatto, come molte delle opere del maestro francese. Gli attori recitano come in stato di trance, o forse non recitano, ma dicono solo delle cose. Queste sono spesso ermetiche, da pensarci sopra un paio di volte; qualche volta incomprensibili ma mai banali. La recitazione stranita non è un difetto del film, ma deriva da precise indicazioni del regista, il quale…
Mi ha fatto sobbalzare dal ridere l'Opinione (anzi la Recensione) di OrsoAudace che e' tremendamente in linea con le mie riflessioni ! Arrivando al mio pensiero,avrei iniziato proprio cosi' : ottima la Fotografia,bravi gli Attori tutti giovani e aperti a nuove "Teorie di vita",dopo 10' Ti vedi anche dei pezzi tratti da uccisioni di Foche ed altre barbarie che purtroppo conosciamo bene e…
E’ forse l’opera più sfaccettata, composita, multiforme, stratificata di Robert Bresson. Dopo aver chiarito una volta per tutto il nocciolo della sua poetica nel definitivo e purissimo “Mouchette”, che infatti è assieme a “Pickpocket” il film bressoniano più compatto ed influente sui suoi tanti, sparsi seguaci, al grande cineasta-asceta francese non restò che svariare,…
Vedo una buona fotografia a colori, per essere nel 1977, ma sono dieci minuti che provo a seguirlo e mi sale una voglia di suicidio che non è esattamente quello che cerco in un film. Palla mostruosa rallegrata da scene di ammazzamenti di cuccioli di foca (ecco dove si è isipirato il Molleggiato!) inquinamento, previsioni apocalittiche per il futuro, parlano di buco nell'ozono, insomma tutte le…
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Commenti (5) vedi tutti
Che strazio di film. Il regista si sarà divertito a girarlo, io molto meno a vederlo.
commento di valeriemanifestapalloso... beh grazie! è in lingua originale! sottotitolato! comunque... è Bresson! che vi aspettavate?!
commento di LoLoriSarà anche un capolavoro ma è noiso ed è (secondo me) anche mal recitato.Questa è il tipo di film che registro e conservo nella cartella "palle galattiche"
commento di mangianniIl diavolo non ha la coda, vive tra gli ingranaggi della macchina mondo che procede meccanicamente verso l'autodistruzione. Senza colpevoli ne innocenti, dove ognuno è contemporanemante vittima e carnefice.
commento di michelLa vita è senza speranza e non resta che un'unica soluzione. E' il film più pessimista di Bresson e forse anche il più lucido nella sua analisi dell'animo umano.
commento di popoff