Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Un cast degno di nota per uno dei film del genere polizieschi anni'70, anche se non il migliore. Più che per l'eroico Luc Merenda, è da vedere per l'ambigio agente segreto di Tomas Milian e per le scene con la prostituta Paola Tedesco e la giornalista Delia Boccardo.
Il francese Luc Merenda, per quanto s'impegni in questi polizieschi italiani degli anni '70, non vale il duro e risoluto Maurizio Merli, benché qui cerchi quasi d'anticipare il Michele Placido degli sceneggisti televisivi de "LA PIOVRA" (anche se ha contro i servizi segreti e non la mafia). A farla da padrone, come da prassi, sono le scene d'inseguimento in auto, ma anche quelle dove ci sono delle belle prostitute, come quella di Paola Tedesco, che vengono rapite e maltrattate dai cattivi, anche se l'intreccio risulta alquanto ingabrgliato. Si fanno notare non solo il magistrato Mel Ferrer e lo 007 nostrano e occhialuto Tomas Milian (peccato che entrambi appaiano poco, specie Milian che è abbastanza ambiguo nelle sue scene), ma anche i poliziotti Michele Gammino e Gianfranco Barra (il primo è la degna spalla action di Luc Merenda che riserrba anche un bella sorpresa nel finale, mentre il secondo è quella brillante, grazie alla parlata napoltana che si porta appresso e che lo rende persino simpatico) e la giornalista Delia Boccardo (ovvero, l'interesse amoroso di Luc Merenda che, una volta tanto, serve ad aiutare l'eroe e non ad ostacolarlo). Nella media di altri titoli del genere.
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