Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Couyoumdjan. Provate a pronunciarlo così, al primo tentativo: si rischia di slogarsi la lingua. E' il cognome (il nome è, molto più modestamente, Gianfranco) del produttore, nonchè co-sceneggiatore, di questo film; gli altri che firmano il copione sono il regista, Felisatti e Pittorru: tutta gente che nel film 'di genere' ci ha sguazzato o addirittura costruito la propria carriera. A parte il cognome del produttore, però, gli elementi di curiosità attorno a questo La polizia accusa sono ben pochi; si può constatare comunque che, all'interno di un filone verista e con un occhio costantemente puntato sulle pagine di cronaca nera come quello del poliziottesco, questo sia uno dei rari titoli che vanno a toccare la tematica del colpo di stato. Ma Luc Merenda è il mascelluto belloccio senza espressività che conosciamo e nel resto del cast vengono impiegate solamente seconde linee: Gianfranco Barra come Delia Boccardo, Mel Ferrer come Michele Gammino; c'è anche un ruolo minore per Tomas Milian, in quegli anni garanzia al botteghino per il 'genere'. Le musiche di Luciano Michelini si ispirano quasi vergognosamente a ridosso del plagio al Morricone 'rumorista', quello dell'Indagine di Petri; Martino come regista non va disprezzato, ma oltre al ritmo abbastanza buono non c'è nulla che tenga insieme questa storiella approssimativa e fatta di personaggi stereotipati. 2,5/10.
Commissario di polizia indaga su tre strani omicidi di ufficiali dell'esercito; la pista passa attraverso la prostituzione, ma nell'ombra si cela un inquietante piano paramilitare con l'obiettivo di un golpe...
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