Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Uno dei migliori Almodovar, maturo ed interessantissimo.
Anche se non tutto quanto è rappresentato è autobiografico, qua Almodovar si mette a nudo come poche volte e il film, alla fine, è uno dei suoi migliori. La storia è quella di un regista, il quale alterna momenti un po’ depressi, quanto non ha molta voglia di fare e vengono fuori un po’ tutti gli acciacchi, ad altri più vivaci, in cui rivede un vecchio suo film o ne pensa uno nuovo. In mezzo, tanti flashback, che sono poi ricordi della vita reale di Almodovar. L’alter ego del regista è Banderas, qua a livelli stratosferici, una prova maiuscola, un attore enorme. Il film funziona benissimo, due ore dove non sti stacchi un attimo, c’è storia, ci sono bei dialoghi, ottime interpretazioni, ritmo e interesse non calano mai. Film che è piaciuto molto al pubblico e ha entusiasmato la critica. Sconfitto da Parasite agli Oscar, dove a Banderas hanno preferito il Phoenix di Joker (bello scontro); a Cannes il film non vinse (ancora Parasite) mentre ci fu il meritato trionfo per Antonio Banderas, migliore attore. Il film andò anche benino al botteghino. Consigliatissimo, per me un 7/8.
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