La recensione su Shazam!

di nonsonouncritico

8 stelle

Dopo il disastroso responso critico ottenuto da Batman v Superman e Suicide Squad, la Warner/DC ha deciso di effettuare un deciso cambio di registro, realizzando pellicole dai toni scanzonati più vicini a quelli dei rivali Marvel Studios.

Il primo passo in questa direzione è stato Wonder Woman, film godibile ma francamente modesto, il cui grande merito però è stato l’aver dato al pubblico il primo blockbuster supereroico al femminile davvero di richiamo (arrivando prima del mediocre Captain Marvel).

Poi c’è stato Justice League, il film che questo cambio di registro l’ha sofferto di più, poiché imposto a riprese già avviate, con il licenziamento di Zack Snyder come ciliegina sulla torta. Il malcapitato (nel frattempo anche vittima di una terribile tragedia familiare) è stato sostituito da Joss Whedon, autore dalla visione diametralmente opposta: il risultato finale è un disastro senza precedenti, una specie di mostro di Frankenstein con pezzi assemblati alla bell’e meglio e che non riesce a mascherare la sua natura “incerta” in nessun modo, con magagne tecniche evidenti ed imbarazzanti.

Ezra Miller, Henry Cavill, Ray Fischer, Gal Gadot, Ben Affleck, Jason Momoa

Subito dopo ecco arrivare il turno di Aquaman, che nel suo prendersi poco (o meglio, per niente) sul serio si è rivelato un un più che godibile blockbuster sopra le righe, che non lesinava in trovate visive notevoli, al netto di una CGI generalmente poco convincente (come ormai spesso accade). Più riuscito, quindi, ma nulla di memorabile.

Va da sé che le aspettative per Shazam! non fossero poi altissime visti i precedenti, eppure si può tranquillamente asserire che il film di David F. Sandberg (che alle spalle ha i due horror Lights Out ed Annabelle 2) sia non solo ottimo, ma anche il primo prodotto di questa DC cinematografica moderna a sapere davvero quel che fa.

Sceneggiato assai bene da Henry Gayden, il film ha come principale merito quello di azzeccare appieno il tono, che malgrado le apparenze si discosta con decisione e con coraggio da quello dei Marvel Studios, con un umorismo ben più centrato, meno posticcio ed elementare.

Lo spettacolo, grazie ad un affiatato duo di protagonisti (gli irresistibili Zachary Levy e Jack Dylan Grazer, già ottimo in It) e a comprimari altrettanto spassosi, è divertente oltremisura, con più di un debito verso il cinema per ragazzi prodotto negli anni ’80 dalla Amblin di Steven Spielberg: immaginario, questo, di cui recupera le atmosfere con notevole disinvoltura e senza sfociare in un citazionismo “facile” e blando. C’è lo stesso equilibrio tra avventura ed umorimo, non accade che uno dei due fattori sovrasti spiacevolmente l’altro. Doverosa menzione per le belle musiche di Benjamin Wallfisch, vive e sognanti, che si legano perfettamente al resto.

C’è un’altra cosa che (almeno per chi scrive) questo film fa meglio di quelli Marvel: l’inserimento dei personaggi e della vicenda nell’universo condiviso. Difficile, benché ci vengano venduti in questo modo, vedere i film stand-alone della Marvel come dei veri film stand-alone, questo per via dei continui ed ossessivi riferimenti agli avvenimenti dei film precedenti, che vanno poco (o per niente) per il sottile.

In modo in cui Sandberg e Gayden decidono di sfruttare il fatto che i loro personaggi vivano nello stesso universo di Batman e Superman è invece più sagace: i riferimenti ci sono ma non sono opprimenti e servono piuttosto a creare un mondo intrigante e “vivace”. È una carta che decidono di giocarsi per affascinare e, come nello splendido finale, persino per emozionare.

Chiudi

Ti è stata utile questa recensione? Utile per

1 utenti.

chiudi

Per te? Sì