Regia di Antonio Pietrangeli vedi scheda film
Film recuperato dopo parecchio tempo, grazie a RaiPlay. Opera che è considerata fra le più importanti del Cinema italiano degli anni sessanta, che era comunque zeppo di capolavori, di grandi registi e grandi attori, ma non posso dire che sia arrivato al 2024 quasi 2025, in perfetta forma. Dalla sua ha uno dei migliori ritratti femminili di sempre: Pietrangeli si innamora (e fa innamorare tutti, allora e adesso) di Stefania Sandrelli e la pedina in grazia e ingenuo erotismo, restituendoci la memoria di un'attrice bellissima e, non secondario, bravissima. Poi c'è quel quarto d'ora eccezionale di Ugo Tognazzi, che è già culto. Il resto è un po' prolisso, due ore sono troppe, sfiora i "musicarelli" (c'è moltissima musica dell'epoca, non che sia un male, anzi), svolazza leggero insieme alla Sandrelli, che però s'incupisce mano a mano che la storia, poca, procede, fino a un finale telefonato e incredibilmente buttato via: come si fa a risolvere due ore di film in venti secondi, appicciccandogli poi la parola "fine"? E' come se fosse stato troncato di netto. Scelta discutibile. Il resto è guardabile ma non memorabile, se non fosse per la Sandrelli.
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