Regia di Robert Altman vedi scheda film
Durante la guerra di Corea, in un Ospedale Chirurgico da Campo dell'Esercito americano (questa la traduzione dell'acronimo M.A.S.H., ossia Mobile Army Surgical Hospital), due chirurghi (Doanld Sutherland ed Elliott Gould) tra un intervento in sala operatoria e l'altro danno fondo all'intero loro arsenale di creatività iconoclasta. Dopo qualche zingarata (presa in giro dei superiori; un dentista del campo militare che vuole suicidarsi credendosi gay; pubblicizzazione via radio degli amplessi di una coppia), una picaresca spedizione in Giappone e una partita a football americano vinta grazie a qualche astuto espediente, arriva il richiamo a casa.
Cucendo una gag dopo l'altra, Altman conobbe, a 45 anni, un successo planetario proprio con M.A.S.H., che non a caso vinse la Palma d'oro al festival di Cannes. Condito con uno humor nero degno di Bunuel, il film è una chiara turlupinatura dell'esercito americano e del suo prendersi eccessivamente sul serio, che "oggi si fa apprezzare per la sintassi liberissima e il ritmo stralunato" (Mereghetti), con episodi assai godibili. Inevitabile una lettura in controluce della guerra in Vietnam, sulla quale Altman intendeva fare del sarcasmo senza essere troppo diretto.
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