La recensione su M.A.S.H.

M.A.S.H. (1969): Elliott Gould

M.A.S.H. (1969): Elliott Gould, Donald Sutherland

M*A*S*H Stati Uniti d'America 1970 la trama: Le vicende umane ambientate in un ospedale da campo americano durante il conflitto in Corea, dove alcuni brillanti chirurghi trovano nell'ironia e nella resilienza il segreto per conservare la sanità mentale nonostante una guerra devastante. La recensione: Film diretto con mano felice da Robert Altman. Casa di produzione Aspen Productions, Ingo Preminger Productions. Fotografia di Harold E. Stine. Colonna sonora di Johnny Mandel. Il film è tratto dal romanzo di Richard Hooker, dal quale è stata tratta anche l’omonima serie televisiva di grande successo andata in onda dal 1972 al 1983. È considerato una vera e propria pietra miliare dell'antiretorica militare, che cambiò il modo hollywoodiano di raccontare la guerra. Tra i riconoscimenti, il film ha ricevuto l'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale e la Palma d'Oro al Festival di Cannes del 1970. Il titolo è un acronimo di Mobile Army Surgical Hospital. Un film dissacrante, caustico estremamente ironico, con momenti di demenzialita’ acuti e godibili, con punte di umorismo nero, con dialoghi eccellenti e caratterizzazioni dei personaggi ottimi . Il film uscì nel 1970 due anni dopo il potente film di John Wayne “Berretti Verdi”, con tematiche simili. M*A*S*H e’ stato il primo film a mettere alla berlina e ridicolizzare la guerra. Un film che non si prende sul serio, anche nelle scene più crude sui tavoli operatori intrisi di sangue in quantità abbondante e disturbante. Un film anche sul sessismo e sull’omofobia, però non è affatto volgare, è molto spassoso. Grande prova su tutti di Donald Sutherland ed Elliott Gould visto anni dopo in un film simile Whiffs la guerra esilarante del soldato Frapper (Whiffs) di Ted Post (1975). Un’opera affatto invecchiata e datata, con un gran ritmo, questo è grandissimo cinema. Introdotto dalle note della splendida “Suicide is Painless” di Johnny Mandel, che danno brio alla scena iniziale. Sì può definire il film anche come una satira antimilitarista, supportata dal genio di Robert Altman e con la struggente Sally Kellerman che interpreta con la sua classe e simpatia Margaret “Bollore” O’Houlihan, l’infermiera destinata ai classici scherzi da caserma, ne subisce di ogni specie. Il film diverte fa ridere e sorridere per 1 ora e 51 minuti, che volano leggeri. Sì familiarizza subito con i tanti personaggi ben interpretati. La mdp di Altman e’come un pennello che dipinge la tela, si rimane incantati dalla sua arte. Molto divertente il gran finale con la partita di football americano girata e montata in modo convulso, con riprese ancora oggi moderne. Proprio un film che mi ha deliziato e fatto passare momenti unici e rari, da conservare nella memoria. Opere così sublimi si possono considerare vere e proprie opere d’arte riconducibili al talento di un uomo che ha con questo film e molti altri ha contribuito a fare la storia del cinema. Interpreti e personaggi Donald Sutherland: Capitano Benjamin Franklin Falco Pierce Elliott Gould: Capitano John Francis Xavier Razzo John McIntyre Tom Skerritt: Capitano Augustus Bedford Duke Forrest Sally Kellerman: Infermiera Margaret Bollore O'Houlihan Robert Duvall: Maggiore Frank Burns Roger Bowen: Tenente Colonnello Henry Braymore Blake René Auberjonois: Padre John Patrick Vin Santo Mulcahy David Arkin: Sergente Maggiore Vollmer Jo Ann Pflug: Tenente Maria Brioch Schneider Gary Burghoff: Caporale Walter Radar O'Reilly Fred Williamson: Capitano Oliver Harmon Catapulta Jones Michael Murphy: Capitano Ezekiel Bradbury Me Lay Marston IV Indus Arthur: Tenente Leslie Ken Prymus: Soldato Seidman Bobby Troup: Sergente Gorman John Schuck: Capitano Walter Kosciusko Cassiodoro Waldowski G. Wood: Generale Charlie Hammond Danny Goldman: Capitano Murhardt