Regia di Igort vedi scheda film
Immaginatevi i grandi noir di Melville, seriamente interpretati da i fratelli De Filippo(?!!) anziché da Belmondo o Delon...
La trama, anche se poco originale, è decisamente avvincente e degna dei capolavori noir di J.P.Melville, ed effettivamente ci sono evidenti citazioni de "Lo spione" e "Frank Costello faccia D'Angelo", e fin qui tutto ok.Ma poi perché diamine affidare i due ruoli principali, a i due migliori eredi dei fratelli De Filippo (Servillo=Eduardo, Buccirosso=Peppino)?!!Che cosa ci azzeccano?Fosse stata una divertente parodia, come se ne facevano a bizzeffe negli anni '50 e '60 (specie con Totò o Franco & Ciccio)allora avrei sicuramente capito e, forse, gradito ma così che senso ha?Sarebbe come mangiare il foie gras con le cozze.Infatti il rapporto tra padre e figlio, specie la simpatica controversia sui fumetti americani, ricorda molto quella, ben più famosa, sul presepe di "Natale in casa Cupiello".Si è spesso paragonato questo film al celebre "Sin City", per essere entrambi tratti da due graphic novel noir, ma lì i protagonisti erano Bruce Willis e Mickey Rourke non certo Billy Crystal e Robin Williams.Non mi pare che i Manetti Bros. abbiano scelto V. Salemme o F. De Luigi per il ruolo di Diabolik, per restare nell'ambito dei fumetti noir, peraltro nominato da uno dei personaggi del film.Come si può prendere sul serio una pellicola del genere?Per non parlare delle improbabili e goffe sparatorie, stilizzate, coreografate con ampio uso del ralenty, alla maniera di John Woo, che paradossalmente finisce per incrementare l'effetto comico involontario, anche perché Servillo non è il nuovo Chow Yun-Fat("The Killer"-1989)ma piuttosto il nuovo Eduardo, e quindi ben più a suo agio nei suoi interessanti monologhi teatrali e filosofici e assolutamente per niente nelle scene d'azione(e di sparatorie ce ne sono abbastanza)e certo non basta inscenare abilmente una Napoli notturna e piovosa come se fosse la Hong-Kong degli action orientali.E' solo un caso che i due protagonisti si chiamino proprio Totò e Peppino e che venga pure mostrata una clip di "Totò e Cleopatra"(63) in un cinema?Anche la spiegazione dello strano e misterioso titolo è deludente, perché per nulla inerente alla vicenda noir.Peccato perché ci sarebbe pure un bel colpo di scena finale.Boh sarà...
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