Regia di Gianni Di Gregorio vedi scheda film
TFF 37 - FESTA MOBILE
Arrivare a fine mese è dura per chi lavora, ma diventa un'impresa straordinaria per i molti pensionati statali o con coloro che sono stati beneficiati della minima d'anzianità.
Ne sa qualcosa il Professore, sempre lui, il nostro cortese e disponibile scapolo Gianni, che dopo quarant'anni di lavoro nell'insegnamento non solo deve lesinare sulle spese e sull'acquisto degli amati libri, ma diviene costretto talvolta anche a sbarazzarsi di alcuni suoi volumi preziosi per far fronte ai propri impegni.
Pure Giorgetto non se la cava meglio con la sua "minima", frutto non molto inverosimile di una vita non, particolarmente improntata sulle fatiche del lavoro.
Assieme ad un burbero riciclatore di robivecchi di nome Attilio, i tre seguono il consiglio di un anziano ingegnere e progettano di trasferirsi in un paradiso lontano, oltreoceano, ove poter vivere da persone abbienti ed esentasse, ognuno della propria medesima misera pensione o dei propri esigui risparmi, magicamente tramutati in cospicue rendite o tesori in alcuni paesi oltreoceano ove il costo della vita risulta oltre che dimezzato.
E se è vero che i sogni son spesso desideri, è ugualmente vero che la nostalgia è pur sempre difficile da tenere a bada e tale da indurre a clamorosi ripensamenti.
Gianni De Gregorio non perde occasione per regalarci, ogni volta che torna al cinema, un delizioso, gradevole e verosimile tassello che aiuta a completare un ritratto di un italiano medio ormai entrato nella senescenza, in questo nuovo millennio che egli così con garbo ironicamente sa trasporre, tradurre in immagini e situazioni che aiutano a riflettere, mantenendo il buon umore ed una talvolta indolente presa di posizione positiva.
Si perché nel mondo dolce ed ironico di Gianni, i problemi non mancano né si addolciscono: l'affitto va pagato, le bollette pure. Ma la predisposizione verso un atteggiamento indulgente ed ironico aiuta non poco nella soluzione dei dilemmi anche più ingrati.
E se il film rimane tecnicamente in sé niente più che una cosina leggera e garbata, la sceneggiatura di ferro non perde un colpo e si prodiga a creare, dalla vita di tutti giorni tre, anzi quattro personaggi straordinari, ai quali quattro altrettanto fantastici interpreti - Gianni Di Gregorio, Giorgio Colangeli, il compianto e sempre magnifico Ennio Fantastichini, qui alla sua ultima interpretazione, e un gigantesco Roberto Herlitzka - riescono a conferire sfumature magiche, spassose, impagabili anche quando gli argomenti di fondo rimangono quanto meno preoccupanti, se non proprjo drammatici.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta