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Lontano lontano

Regia di Gianni Di Gregorio vedi scheda film

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La recensione su Lontano lontano

di mck
9 stelle

“Ma perché, sei un poraccio, te? Secondo te chi è un poraccio?”

 

 

Ho amato tutti i film di Gianni Di Gregorio (vale a dire la “trilogia” sui generis composta da “Pranzo di Ferragosto”, “Gianni e le Donne” e “Buoni a Nulla”), ma “Lontano Lontano (Cittadini del Mondo)”, da lui sceneggiato, con Marco Pettenello (gli ultimi film di Carlo Mazzacurati, poi sodale collaboratore di Andrea Segre, e recentemente “Zoran, il Mio Nipote Scemo” e “Finché c’è Prosecco c’è Speranza”: ma lo si sa, Nord-Est e Agro-Pontino collegati da un cordone ombelicale, sono), partendo da uno spunto esortatogli da Matteo Garrone e poi steso per la lunghezza di un racconto sellerino, è – oltre che un’opera tardo-eastwoodiana, e non solo per la gerontologicità della tematica, ma anche perché, così, a naso, a pelle, ad occhio, a orecchio, credo che, e certo potrei sbagliarmi ed essere ovviamente smentito da me per primo (ché la semplicità è il sale che si raccoglie dal'evaporazione dei litri di sudore della fatica), ogni scena girata non abbia avuto bisogno di più di due o addirittura un solo ciak, compresa quella, un long take nel sottofinale, col cane che prima esce e poi rientra nell'inquadratura – un piccolo capolavoro.

 

 

La breccia nelle Mura Aureliane di Porta Settimiana è il limine, ma non il limite.

Bulgaria, Portogallo (Azzorre), Scandinavia, Malesia, Indonesia (Bali), Cuba, Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Australia… Intanto il primo passo è verso le tre protomi - e qualche cinghiale ed asinello - di Tor Tre Teste. Capirai! Ché poi, “Azzorre”, “Azzorre”, ma ‘n do’ voi annà co’ Terracina a du’ passi!

 

 

Gianni Di Gregorio, il Professore borgataro-trasteverino, persiste con egregia e compi(u)ta naturalezza nella strutturazione di un alter ego alla Elia Suleiman (o Larry David, per il Guardian), Giorgio Colangeli, Giorgetto (un diminutivo/vezzeggiativo che raccoglie ed esprime un carattere/personaggio), in profondo e particolareggiato/stratificato sottotono fa cambiare colle/quartiere e strato sociale al suo nonno Ettore di “Tutto Può Succedere”, ed Ennio Fantastichini, Attilio - il giovanotto del gruppo, l’unico senz’ancora la pensione, e quello che, se pur entrato nell’avventura per puro caso fortuito e di sguincio, più si attiva per organizzare il da farsi -, fantasticamente fantastichineggia nella sua ultima interpretazione (con o senza senno di poi, la ruvida fatica che traspare, affanna e trasuda è sintomatica dell’attore, e un poco, forse, anche della malattia, che probabilmente stava rompendo il silenzio proprio allora).

 

 

Tre belle pose a testa per Roberto Herlitzka (il vegliardo tra i vecchiacci, preside per il Professore e professore per gli altri due), Daphne Scoccia (“Fiore”) - due battute in una linea di dialogo padre/figlia scritte e recitate benissimo raccontano tutta una storia e tratteggiano un'intera vita - e Galatea Ranzi (gliechi tenchiani nel titolo, ma senza la virgola nel mezzo, sono forse a latere reificati nell'indole e nel sottotesto della linea narrativa secondaria che la vede coinvolta).

 

 

Fotografia (limpida e senza filtri, e satura, ma naturalistica) e montaggio (lineare e composto, ma vivo) dei fedeli da sempre (probabilmente sono una diretta... di sponda eredità garroniana) Gian Enrico “Gogò” Bianchi e Marco Spoletini. Musiche di (Mattia) Carratello & (Stefano) Ratchev (“il Rosso e il Blu”). Producono BiBi Film (Angelo Barbagallo), Rai Cinema, MiBACT e Regione Lazio.

Col movimento di camera-car all’indietro che si allontana dal volto sull’orlo del contegnoso ringraziamento a dirotto di Abu (Salih Saadin Khalid) il terreno sopr’alla tomba di Serge Daney s’è scosso un po’.

Lontano Lontano (Cittadini del Mondo)” di Gianni Di Gregorio è davvero “l’invenzione di ciò che esiste”. Da qualche parte. Foss’anch’e soltanto, probabilmente, Terracina. 

 

 

O la direttrice Mali → Italia → Canada.

“Ma perché, sei un poraccio, te? Secondo te chi è un poraccio?”

* * * * ¼

Il film è fruibile da qui: https://www.raiplay.it/video/2020/06/Lontano-lontano-8e563b08-7d0a-4b1b-b4c6-c3d0f3eca785.html. Non avete scuse.

 

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