Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Dopo che la vicenda del primo capitolo è stata insabbiata, l'azienda responsabile si divide fra due correnti di pensiero: chi vuole prendere i dinosauri sopravvissuti e portarli in un circo e chi vuole lasciarli in pace. Le riflessioni anti positiviste sono sostituite da un ambientalismo da cartolina, con tanto di attivista di Greenpeace tra le fila dei buoni e cacciatore spietato fra i cattivi, ma la componente etica qui fa ancora più da riempitivo per quello che forse all'epoca fu il sogno proibito di molti: vedere quegli animali così straordinariamente realizzati allo stato brado, citando il cinema di genere anni '50 (fino ad arrivare al monster movie negli ultimi venti minuti) e lasciando campo libero alla pura e semplice avventura. E c'è da dire che, fra gente sbranata, ambientazione pluviale, personaggi profondi come una pozzanghera (Malcolm funzionava bene come spalla, ma in veste di protagonista non è molto credibile: perché un compito del genere dovrebbe essere affidato ad un professore di matematica?) ed effetti mirabolanti il suo lavoro di baracconata lo porta a casa dignitosamente. Certo il livello di idiozia sale in modo vertiginoso, a partire da premesse narrative debolucce e passando per improbabili sequenze da B-Movie (tutta la parte sulla nave...), però nella filmografia di Spielberg preferisco di certo un'opera divertita ed onestamente disimpegnata come questa rispetto a certi polpettoni dalle pretese socio-politiche elevate che poi vengono rovinosamente disattese.
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