Trama
A Napoli con il termine "femmenèlla" ci si riferisce ad un maschio omosessuale con espressività marcatamente femminili. Spesso sovrapposto alla più diffusa realtà transgender o transessuale. La figura del "femmenèlla" esiste da molto tempo nella tradizione campana, all'interno della quale riesce a godere di una posizione relativamente privilegiata grazie alla sua partecipazione ad alcune manifestazioni folkloristiche (a volte anche di ambito religioso come la "Candelora al Santuario di Montevergine ad Avellino" oppure la "Tammurriata" alla festa della Madonna dell'Arco). Oggi, invece, con il progressivo impoverimento culturale del paese assistiamo a manifestazioni di intolleranza nei confronti di una categoria un tempo integrata ed apprezzata nella comunità. Nelle generazioni più giovani si assiste oggi al doppio fenomeno dell'inculturamento, per il quale alcuni di coloro che in passato si sarebbero definiti femminielli oggi si definiscono semmai "trans". Mancando un supporto ideologico all'interno della comunità si crea terreno fertile per la nascita di incomprensioni in ambito familiare per i trans napoletani, che si vedono emarginati all'interno delle loro stesse famiglie. "La gente parla" è la motivazione sulla quale si ergono i timori e i pregiudizi di madri e padri di trans dichiarate, operate o in transizione. Tale tema si indaga attraverso due personaggi: la prima storia è quella di Alessia Cinquegrana, nata come Giovanni, 29 anni, prima sposa trans in Italia. La seconda è la storia di Alessandro Saggiomo, 25 anni, attore e drag queen, noto con il nome di Mamy O'Hara, attivista del mondo LGBT napoletano ed aspirante nuova RuPaul.
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