Regia di Michele Mally vedi scheda film
Vita e opere in parallelo di due grandissimi artisti austriaci, Gustav Klimt ed Egon Schiele.
Gustav Klimt nasce nel 1862, Egon Schiele ben più tardi, nel 1890; eppure i due hanno in comune numerose cose: al di là della nazionalità austriaca, naturalmente, si sta parlando di una complessità di lettura nelle raffigurazioni dei corpi femminili ritratti nella più libera naturalezza e quindi capaci di destare ogni tipo di scandalo e di censura; della vivace, audace interpretazione della figura della donna, non più semplice oggetto decorativo sulla tela, ma anima pensante; e infine dell’anno di morte, che è per entrambi il 1918. Questo documentario diretto da Michele Mally arriva nel centenario di tale data e celebra le figure dei due artisti e amici, il primo maestro del secondo, mettendo in parallelo le loro esperienze e le loro produzioni. Interessante l’approfondimento storico e sociale, oltre ovviamente a quello meramente artistico, che il lavoro offre, andando a scandagliare il frizzante, vulcanico ambiente della Vienna di fine Ottocento e inizio Novecento, fra gli edifici firmati dall’architetto Otto Wagner e la diffusione delle fondamentali tesi di Sigmund Freud (entrambi direttamente coinvolti nelle creazioni di Klimt e Schiele, ça va sans dire). Poco meno di cento minuti di durata con commento in voce esterna scritto da Arianna Marelli e letto da Lorenzo Richelmy. 6/10.
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