Trama
La notte del 31 ottobre 1918 a Vienna, nel letto della sua casa, muore Egon Schiele, una delle 20 milioni di vittime dell'influenza spagnola. Schiele si spegne guardando in faccia il male invisibile, come solo lui sa fare: dipingendolo. Ha 28 anni e solo pochi mesi prima il salone principale del palazzo della Secessione si è aperto alle sue opere, 19 oli e 29 disegni, con la celebrazione di una pittura che rappresenta le inquietudini e i desideri dell'uomo. Qualche mese prima è morto anche il suo maestro e amico Gustav Klimt, che dall'inizio del secolo aveva rivoluzionato il sentimento dell'arte, fondando un nuovo gruppo: la Secessione. Oggi i capolavori di questi due artisti attirano visitatori da tutto il mondo, a Vienna come alla Neue Galerie di New York, ma sono anche diventati immagini pop che accompagnano la nostra vita quotidiana su poster, cartoline e calendari. Cent’anni dopo, le opere di questi artisti visionari – tra Jugendstil e Espressionismo – tornano protagoniste assolute nella capitale austriaca, insieme a quelle del designer e pittore Koloman Moser e dell’architetto Otto Wagner, morti in quello stesso 1918, sempre a Vienna.
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Commenti (3) vedi tutti
Molto ben fatto. Mette a nudo ed illumina l'arte ribelle di Vienna in un contesto storico di grandi cambiamenti che porteranno alla scomparsa dell'impero Arburgico. 9
commento di BradyDi una noia mortale.
commento di OssVerso gli inizi del ‘900 i quadri di Klimt e Schile destabilizzano mostrando le pulsioni più oscure dell’animo umano, destando spesso indignazione. Il documentario si incentra sulla Vienna di quegli anni incentrandosi sulla produzione artistica dei due gradi artisti. Ben realizzato e culturalmente interessante. Voto 7/10.
commento di alexio350