Regia di Nick Cassavetes vedi scheda film
Il secondo debutto, si diciamo proprio così, di Nick Cassavetes è legato a filo doppio al cinema di papà, da cui prenderà sempre di più le distanza in avvenire, per motivi di sensibilità naturale ed intellettuale. Qui si basa su una sceneggiatura del padre, e la si percepisce quasi subito, ed in più interviene la madre, la grande Gena Rowlands, in un ruolo cameo dell’avvocato. Con questi due padrini il figlio si sente protetto, ma lo è fino ad un certo punto, e se non ci fosse l’apporto, alle volte straordinario, degli interpreti, il film sarebbe una scatola vuota che impoverirebbe anche l’argomento stesso preso in considerazione. Eppure tutto richiama al cinema di Cassavetes padre, la tematica in prima con i due personaggi principali di marito e moglie, che provengono da altri film come Una Moglie e Mariti, qui la storia è meno libera e molto più costretta in una cornice, ma d’altra parte il tipo di produzione scelta e cast riconduce ad un cinema più fruibile, non è un male tutto questo, ma come ripeto è il film che spesso viene a mancare, e si adagia sull’apporto indispensabile del cast. Si nota fra i produttori anche Gerard Depardieu, che poi ha fatto un film con il regista e la Rowlands.
una storia forte ed espressiva, ma qui un po' deviata da una regia fuori rotta
non può avvicinarsi al cinema di papà e lo sa benissimo
Orlando Furioso, un vero grande attore, che da credibilità al suo personaggio senza luoghi comuni
sa seguire Penn e va anche oltre
Un Travolta davvero in forma, quasi mai visto così
un attore grandioso e qui misurato, ma grande
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