Regia di Phil Karlson vedi scheda film
"Orchidea bionda-Ladies of the Chorus" diretto nel 1949
da Phil Karlson, devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia racconta di Peggy,figlia di una ballerina di varietà,
che a sua volta diventa famosa allorché la madre la spinge a
essere regina per una combinazione, e lei restare di fila.
Ma l'amore complica le cose.
Innamoratasi del giovane ammiratore e ricco Randy Carroll,
facendosi notare per le numerose orchidee che gli manda,
Peggy conosce i pregiudizi a cui la espone la sua professione.
Il Film prodotto dalla Columbia Pictures rappresenta
il primo lavoro come protagonista della futura icona
del Cinema Marilyn Monroe, nei panni della figlia
di una regina del varietà, divenuta grazie alla madre,
che dopo che si era licenziata la principale,
manda la figlia in scena con successo.
Bisogna dire che ci troviamo di fronte a un piccolo
Film dell'epoca nella durata di un ora, dove il
regista Karlson, al suo 4° Lungometraggio,
miscela la Commedia al Musical, ma in maniera
delicata e brillante.
Comunque la regia è di mestiere, e le inquadrature
sul palco sono ben girate, e poi Marylin,
23enne e già splendida e con i numeri musicali
intravedendo quello che sarebbe diventata dopo,
e farà altri Film del genere Musical,ma anche brava a recitare
la sua parte di Peggy.
Infatti rimane impressa quando canta insieme ad altre otto ragazze
"Every Baby Needs A Da Da Daddy",
ognuna tenendo in braccio un bambolotto.
Ma un altra che fa un figurone è Adele Jergens
nella parte della madre di Peggy, Mae Martin, che ha dei pregiudizi
e complessata sugli uomini per un matrimonio fallito,
e non vuole la figlia cada al suo stesso errore.
Poi tutto il complesso diciamo fa correre i fatti
anche troppo, perché dopo il primo appuntamento
già la vuole sposare e non ha pregiudizi sul lavoro,
e infatti dopo averla vista sul palcoscenico, e vuole
oltrepassare i pregiudizi della madre,
che poi racconta la sua storia a lui.
Allora tutto il complesso risulta ingenuo e a tratti approssimativo,
ma ci troviamo a un Film di un ora,
con un Budget risicato,per questo risulta sbrigativo
e va diritto all'obbiettivo.
Infatti, con questa metafora, il messaggio viene
esplicito in quella America bacchettona di inizio Anni '50,
di non avere pregiudizi a chi lavorava nel varietà
e negli spettacoli come cantante e ballerina,
questo perché sicuramente in passato erano
viste come poco di buono, e per questo risulta
anche coraggioso per l'argomento.
Nel Cast figurano anche:
Rand Brooks-Nana Bryant e Marjorie Hoshelle.
Invece nel reparto tecnico segnalerei la Fotografia
in bianco e nero molto brillante di Frank Redman,
e le scenografie di Robert Peterson.
In conclusione un Film simpatico e gradevole,
dove si vede una Marylin giovanissima e già
splendida e brava e da sola riempie lo schermo,
per una storia di pregiudizi verso le ballerine
o le primedonne del varietà che non erano viste
bene, e per questo coraggioso, per l'argomento
che affronta per una apertura mentale nel paese
verso questa gente, e riesce molto bene con
l'"Happy End" dietro l'angolo con sorpresa finale.
Il mio voto: 6 (Per simpatia).
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