Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Thriller atipico, ma di grandissima suspense
Ricompare dopo molti anni nella vita di una famiglia americana, un parente che non si vedeva da tempo. Charlie porta doni a tutti, è affettuoso e premuroso e tutti si legano a lui, in particolare la nipote adolescente,sarà proprio lei dopo tante peripezie,rischiando la pelle, a far emergere la vera natura dello zio.
Un bel giallo, decisamente atipico,per Alfred Hitchcock,si sa dall'inizio che Charlie è colpevole,tuttavia il thriller funziona lo stesso alla perfezione.In questo caso ciò che crea una forte tensione, fin dalle prime sequenze, non è la ricerca dell'assassino, che già si conosce, ma è una suspense psicologica,per l'ansia che infonde e che si insinua nella mente dello spettatore, in una sorta di osmosi , lentamente, quando si capisce la spirale di pericolo in cui si è cacciata la giovane Charlotte,ansia che alberga nel sospetto, nel dubbio, che spesso si cela dietro una presunta verità. Dubbio o paranoia, che attacca e assedia sempre di più la "ragione" della giovane e ingenua protagonista, dubbio o incubo, sulla vera indole dello "zio" e sul movente che lo spinge a eliminare giovani vedove, nel seguire le bieche manovre di un uomo "perverso" che si sforza di sfuggire alla giustizia, elevandosi a "giustiziere"di persone ritenute da lui "inferiori"
Lo zio Carlo è la personificazione del male che si nasconde dietro la facciata di una persona affabile e cordiale, che si insinua diabolicamente nella routine di una tranquilla famiglia americana.
Il rapporto tra zio e nipote è morboso e ambiguo,pur essendo di indole opposta hanno qualcosa di sottile che li accomuna oltre al nome e questo rende la storia ancora più avvincente e intrigante.
L'ossessione paranoide e altre psicopatologie, sono i temi e le materie preferite dal geniale cineasta americano.Qui ha modo di far viaggiare e di sbizzarrire la sua fantasia, con estrema perizia e con estremo estro, attraverso i suoi argomenti preferiti.
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