Regia di Alessandro Chiappetta vedi scheda film
Il Mondiale di calcio italiano del 1990 analizzato dal punto di vista organizzativo, sociologico, economico, politico e di costume, a quasi un quarto di secolo dal suo svolgimento.
Un documentario che non solo ripercorre le vicende di Italia ’90, il mondiale di calcio organizzato in Italia nel 1990, ma che cerca anche di ricostruire ciò che rimane di quel megaevento, l’ultimo grandioso party edonistico dei furibondi anni ’80 nostrani, a quasi un quarto di secolo di distanza: questo è L’occasione mancata (da una definizione del giornalista Marino Bartoletti, fra gli intervistati), opera prima di Alessandro Chiappetta. Il lavoro, un mediometraggio della durata di un’ora circa, racconta gli eventi sportivi di quella intensa e sfortunata estate dettagliandone i riflessi politici, sociali ed economici, andando così a puntare il dito contro la piaga italica della corruzione che fu la principale colpevole del fallimento del mondiale, quantomeno sul piano dei costi e delle opere irrealizzate; a completare il catastrofico quadro ci si mise, come è noto, una nazionale potenzialmente fortissima, ma incapace di superare l’Argentina in una semifinale di fuoco giocata sostanzialmente fuori casa, in uno stadio San Paolo di Napoli che inneggiava senza mezzi termini al suo idolo Maradona. A dire la loro davanti alla camera sono chiamati fra gli altri il mitologico telecronista (anche di quel torneo) Bruno Pizzul, il già citato Bartoletti, i suoi colleghi Alfio Caruso e Mario Sconcerti, l’ex Presidente Figc Giancarlo Abete e Lucio Boscardin, l’ideatore della mascotte Ciao. Il quadro nel complesso è tratteggiato con buona cura e non mancano i momenti più leggeri, come le dichiarazioni dei calciatori della nazionale italiana all’epoca o qualche estratto da trasmissioni televisive contemporanee. Produzione Rai. 6/10.
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