Regia di Fernando di Leo vedi scheda film
Film su commissione in cui Di Leo, pur costretto ad inserire una valanga di marchette, mostra un messaggio forte e definitivo. Il tema centrale, come si intuisce dal titolo, è il rapimento, a quei tempi tristemente all'ordine del giorno. Dalla prima parte del film emerge che viviamo in un mondo in cui la vita di un bambino povero vale meno di quella di uno ricco, in cui il ricco è cinico e avido a differenza del povero, in cui rapitori e industriali sono la stessa cosa... In un quadro simile la polizia è al corrente di tutto ciò ma è sconfitta, disillusa, impaurita; il commissario interpretato da un grande Vittorio Caprioli, dimostra di avere la situazione ben chiara, capisce come questo sia sbagliato, auspica quasi una rivoluzione ma non ha il coraggio di dirlo. La seconda parte è incentrata sull'intrattenimento più spicciolo (seppur ben confezionato), con qualche buco di sceneggiatura qua e là.
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