Regia di Fernando di Leo vedi scheda film
Pessimo film di Di Leo, sbilanciato nella sceneggiatura e nella caratterizzazione di certi personaggi.
La prima parte è molto chiacchierata e dominata da due terribili interpretazioni: quella di Vittorio Caprioli che da un tono gogliardico al capo ispettore totalmente fuori luogo in una trama che non concede nessun tipo di ironia, e quella assolutamente insopportabile di Valentina Cortese nella parte della consorte di James Mason a cui è stato rapito il figlio, i suoi sfoghi isterici e soprattutto la sua voce al doppiaggio sono assolutamente artificiosi, praticamente inguardabile e inascoltabile la sua prova, da l'mpressione di aver caratterizzato questo personaggio nelle pause di una partita a burraco in cui perdeva continuamente.
L'unico a credere in quello che sta facendo è Luc Merenda, che non è mai stato un grande attore ma almeno ravviva la seconda parte molto più ricca d'azione con la caccia spietata ai rapitori, in cui però la messa in scena è sempre molto scolastica e poco convincente, tanto che si arriva alla fine in una tempesta di sbadigli.
Dei poliziotteschi di quegli anni ne ho visti di migliori.
Mediocre
La sua freschezza atletica non salva il film
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