Banditi mascherati, che compiono le loro azioni criminose per conto di insospettabili finanzieri del Nord, rapiscono il piccolo Antonio Filippini, figlio di un ricco ingegnere, e anche Fabrizio, un suo compagno di giochi intervenuto in sua difesa. I rapitori, usciti allo scoperto dopo un periodo di silenzio, trattano con la segretaria dell'ingegnere e chiedono per il riscatto di Antonio, dieci miliardi. Filippini sulle prime recalcitra, ma i sequestratori uccidono Fabrizio...
Note
Tipico film anni Settanta in cui la morale di fondo è "i cittadini devono cavarsela da soli, perché se aspettano le forze dell'ordine...". Luc Merenda, divo dell'epoca, ce la mette tutta.
Un'altro film mediocre della trilogia delle "città" di Di Leo. Non attira come dovrebbe, ci sono poche scene d'azione (ma almeno fatte bene), Luc Merenda non ha nulla a che vedere con altri attori del genere poliziottesco.
Discreto noir, teso e disperato, diretto da uno dei numi tutelari del poliziottesco e interpretato dall'ottimo Luc Merenda. Il film è piuttosto datato, ma ancora godibile e appassionante: voto sufficiente.
Non sensazionale film di Di Leo che nei primi anni settanta c'aveva abituato a ben altro. Non si differenzia molto dai poliziottesci più tradizionali, compreso il sostrato anti-borghese.
Lo trovo un buon lavoro, non ottimo e innovativo, ma buono. La tensione c'è, anche se non a livelli esagerati e la trama tutto sommato regge ed appassiona.
Come spesso succede in questi (sotto)prodotti del cinema nostrano, il vero protagonista di La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori non è tanto l'attore principale (Luc Merenda, gigione belloccio e per nulla incisivo); non è nemmeno il regista (Fernando Di Leo, probabilmente il migliore del filone truce-poliziesco che imperversava in quegli anni nei nostri cinema: ma… leggi tutto
Due bambini vengono rapiti fuori da scuola: uno è il figlio di un imprenditore edilizio (James Mason), l'altro il figlio di un meccanico (Luc Merenda) che cercava di salvare il compagno. Il riscatto è di 10 miliardi e, per convincere l'imprenditore della serietà della situazione, i rapitori non esitano ad ammazzare il secondo bambino. Il padre di quest'ultimo, disperato e… leggi tutto
un film di DI LEO particolare questo. Infatti il maestro del genere aspetta molto per far partire l'azione e nella trama. il grosso del film parla della trattativa con i rapitori di questi 2 bambini ponendo molto l'attenzione alle differenze tra il miliardario e il povero meccanico. Infatti polizia,rapitori e stampa non hanno nessuna attenzione per un impassibile , nel vero senso della parola,… leggi tutto
Film su commissione in cui Di Leo, pur costretto ad inserire una valanga di marchette, mostra un messaggio forte e definitivo. Il tema centrale, come si intuisce dal titolo, è il rapimento, a quei tempi tristemente all'ordine del giorno. Dalla prima parte del film emerge che viviamo in un mondo in cui la vita di un bambino povero vale meno di quella di uno ricco, in cui il ricco è…
Se anche a voi piacciono le LOCANDINE, qui ne trovate "quasi" 140. Si alternano le mie preferite (ante 1960) alle più recenti e tutte riguardano film che hanno un solo elemento in…
Di Leo diceva sempre che in un noir o in un poliziesco l'azione non doveva mai essere esasperata, ma presentarla a "dosi", solo così e con una buona trama il film avrebbe coinvolto lo spettatore al cento per cento.
La stessa "politica" che in un certo senso ha adottato anche Quentin Tarantino, non è un caso infatti che Fernando Di Leo rientra tra i registi preferiti di…
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Commenti (6) vedi tutti
Un buon Di Leo in un film drammatico su un tema di grande attualità negli anni settanta..i sequestri di persona.
leggi la recensione completa di Vinny87Un'altro film mediocre della trilogia delle "città" di Di Leo. Non attira come dovrebbe, ci sono poche scene d'azione (ma almeno fatte bene), Luc Merenda non ha nulla a che vedere con altri attori del genere poliziottesco.
commento di XANDERPoliziesco fiacco voto 5
commento di wang yuDiscreto noir, teso e disperato, diretto da uno dei numi tutelari del poliziottesco e interpretato dall'ottimo Luc Merenda. Il film è piuttosto datato, ma ancora godibile e appassionante: voto sufficiente.
commento di Paul HackettNon sensazionale film di Di Leo che nei primi anni settanta c'aveva abituato a ben altro. Non si differenzia molto dai poliziottesci più tradizionali, compreso il sostrato anti-borghese.
commento di moviemanLo trovo un buon lavoro, non ottimo e innovativo, ma buono. La tensione c'è, anche se non a livelli esagerati e la trama tutto sommato regge ed appassiona.
commento di Band24