Regia di Terence Fisher vedi scheda film
A mio parere il romnzo da cui è tratto questo film è uno dei migliori scritti di Conan Doyle,una delle avventure di Sherlock Holmes giustamente più acclamate,letta più volte dall'adolescenza in poi. Accanto alla qualità del romanzo di partenza c'è da aggiungere la garanzia della Hammer films che lo ha prodotto:atmosfere sulfuree,scenografie curate anche se non ricchissime,colori saturi che quasi trapassano lo schermo.Raramente ho visto al cinema fuochi così rossi o cieli notturni così blu come quelli della Hammer.Per chi ha letto il romanzo non ci sono troppe sorprese e anche la regia di Fisher non cerca l'inutile effettaccio in favore di un certo gusto che si riallaccia più al gotico che al giallo o all'horror.Il problema di questo film(nobilitato anche dalla presenza di due attori del calibro di Peter Cushing e Christopher Lee seppur in una parte un po'defilata) è il finale.Se le pagine di Conan Doyle riuscivano ad evocare efficacemente l'orrore che scaturiva dalla visione di questo mastino infernale(non è uno spoiler in quanto il titolo del romanzo in italiano è tradotto in Il Mastino dei Baskerville,traduzione letterale)la visualizzazione cinematografica di questa creatura presunta infernale è molto deludente,inutile indugiare in descrizioni sommarie.E'comunque un film stringato,senza inutili orpelli che è ampiamente sotto i 90 minuti.Ottimo per non annoiarsi e rinfrescare (mie) letture adolescenziali.
senza troppi orpelli
di comprovata bravura
parte un po'defilata
un Watson non precisamente memorabile
discreta
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