Regia di Robert Bresson vedi scheda film
Attraverso un'asino,emerge tutto lo stile bressoniano,fatto di realismo e di naturalezza purissima.
L'asino Balthazar passa con gli anni da un padrone all'altro.Prima amico fedele di Marie (Wiazemsky) ,che nutre per l'animale un affetto quasi morboso,poi l'asino viene venduto a un panettiere,si ammala ,diventa un'attrazione da circo per le sue abilita' matematiche ,viene usato per il contrabbando,per poi concludere la sua difficile vita in modo beffardo.AU HASARD BALTHAZAR e' soprattutto un'allegoria,messa in scena con la semplicita' di una parabola evangelica,nella debolezza e meschinita' dell'uomo.L'animale,oggetto nelle mani di un mondo violento e ingiusto e' quasi una metafora di un Messia non capito e maltrattato.Un film puro,dove il grande Bresson lascia parlare le immagini (a tratti sconcertanti)senza emettere giudizi.Molto amato da GODARD e MALLE che lo consideravano "un esempio di cinema interiore",rimane a tutti gli effetti tra le cose piu' belle mai girate dal maestro francese.Consigliatissimo (per gli amanti del vero cinema).
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