Regia di Pawel Maslona vedi scheda film
Attorno a un matrimonio si dipanano le vite di vari personaggi colti da attacchi di panico per le ragioni più comuni: c’è chi reincontra l’ex, chi subisce minacce anonime, chi abusa di droghe, chi prende l’aereo e c’è perfino la sposa incinta che, nel bel mezzo del ricevimento, affronta il travaglio.
Per essere il suo esordio nel lungometraggio, non c’è dubbio che Pawel Maslona con Atak paniki (Attacco di panico, letteralmente) ha già le idee piuttosto chiare e buone capacità tecniche; anche autore della sceneggiatura insieme a due dei suoi attori – Aleksandra Pisula e Bartlomiej Kotschedoff – il Nostro dimostra mano salda dietro la macchina da presa, un’eccellente propensione al racconto corale (che funziona, però, anche grazie all’opera sapiente della montatrice Agnieszka Glinska) e anche una discreta attitudine nel ritratto, mettendo in scena una serie di storielle incrociate dai vividi protagonisti. L’attacco di panico, flagello dell’era moderna, è il collante che tiene insieme tutte le storie, molto di più dell’esile sotterfugio di scrittura costituito dal matrimonio attorno al quale le vite dei vari protagonisti si aggirano; data la vasta casistica e la labilità dei confini della definizione, l’attacco di panico permette agli autori del copione di predisporre una manciata di racconti brevi tutti più o meno degni di interesse, accomunati naturalmente da quella sensazione di impotenza e sopraffazione e dai numerosi sintomi fisici dell’attacco. Qualche segmento è più pretestuoso, come quello dei ragazzini alle prese con la loro prima canna, qualche altro scritto in modo più traballante (non c’è nessuna logica nell’episodio sull’aereo), ma a Maslona preme principalmente il quadro d’insieme e lo si capisce appieno nel trionfale crescendo finale. Sequenza eccellente, sì, ma che lascia allo stesso modo parecchi dubbi sulla comprensione delle varie storie e del loro intersercarsi: spiegare qualcosina di più allo spettatore, forse, sarebbe stato opportuno. Fra gli altri interpreti: Nicolas Bro, Artur Zmijewski, Dorota Segda, Magdalena Poplawska e Julia Wyszynska. 5/10.
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