Regia di Sébastien Pilote vedi scheda film
TFF 36 - CONCORSO
"Chissà perche tutti pensano al futuro.
Il futuro dura parecchio. Io non ho nessuna fretta."
In una piccola cittadina del Quebec, Léo è una adolescente inquieta e piena di dubbi, propensa ad intraprendere svariati interessi o hobbies, per poi abbandonarli ognuno in meno di un mese, come colta da un senso di inedia e di latente insoddisfazione.
Tra la noia delle solite pedanti frequentazioni scolastiche, e le tensioni in casa della madre, soprattutto nei riguardi del patrigno, noto anchorman radiofonico locale, reo di aver cacciato a suon di ricatti subdoli il padre vero di Léo, uomo non proprio innocente, fuggito a lavorare lontano, e divenuto agli occhi della figlia l'eroe incompreso da tutti tranne che dalla figlia - qualcosa succede finalmente.
E ciò avviene quando la strada della giovane incrocia quella di un riservato insegnante di chitarra, vestito demodé ("ci fai salire sulla rua Delorean del 1985, lo schermisce l'amica di Léo), irrisolto e solitario ragazzo msi cresciuto che vive ancora nello scantinato della casa della anziana madre vedova.
Tra i due individui nascerà una intesa sincera come mai è capitato prima a nessuno dei due, disadattati dentro, ma incapaci di regire e caratterialmente più propensi a rifugiarsi all'interno di loro stessi piuttosto che affrontare di petto gli ostacoli che la vita pone loro dinanzi.
Una sorta di alleanza tacita, quella che si crea tra i due, tutta alti e bassi, in grado di farli crescere finalmente entrambi.
Nel frattempo, nella penombra di un campo da baseball rimasto al buio per la diserzione di Léo - incaricata di prendersene cura nelle ore notturne a fronte di un lavoretto post-studio - ma ora finalmente in fuga, ci sarà pure il tempo per rivedere le lucciole, ritenute estinte da quelle parti.
Bei volti, bella poesia, contenuti tutt'altro che nuovi, trattati tuttavia con amorevole sensibilità dal bravo regista Sébastien Pilote, alla sua terza avventura in regia, ed habitué del TFF dopo i riusciti Le vendeur del 2011 e The dismantling del 2013.
Un nome da tenere d'occhio davvero con attenzione.
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