Regia di Renzo Martinelli vedi scheda film
Un episodio controverso della resistenza, dal quale esce sconfitto il comunismo: cosa chiedere di meglio a Renzo Martinelli, se non di farci un film sopra? Al secondo lungometraggio, dopo una carriera nel videoclip musicale, il regista destroide ha a disposizione un cast di tutto rispetto, con Gastone Moschin, Gianni Cavina e Gabriele Ferzetti come tris d'assi; ma ci sono anche Lino Capolicchio, Giulia Boschi e Lorenzo Flaherty. In sceneggiatura compare addirittura il nome, a fianco di quello del regista, di Furio Scarpelli: ma non basta. Perchè Porzus, pur non essendo un film inguardabile, è comunque una discreta polpetta simil-televisiva, con interpreti non sempre all'altezza e momenti patetici telefonati; certo, qualcosa di buono sicuramente c'è, e cioè che non bisogna dimenticare l'eccidio dei partigiani della brigata Osoppo, avvenimento che, nel febbraio 1945, segnò una delle pagine più nere della nostra resistenza. Magari ricordarlo con un prodotto un po' migliore di questo, classificabile fra il modesto ed il mediocre, era auspicabile. 4,5/10.
Porzus, Friuli, 1945: i partigiani comunisti catturano altri partigiani di diverso 'colore' politico e li trucidano un po' alla volta. Cinquant'anni dopo, due sopravvissuti all'eccidio si ritrovano e rievocano il triste episodio.
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