Regia di Luc Besson vedi scheda film
Anna è una modella russa che in realtà è un'assassina, anche se il suo sogno è di uscire fuori da questa vita piena di sangue e di missioni impossibili. Per farlo, però, dovrà vedersela sia con il KGB che gli agenti della CIA. Musica vecchia in fatto di film di spionaggio, ma la cosa è voluta. Ottimi la Luss, la Mirren e Murphy.
Anna è una modella russa che in realtà è un'assassina, anche se il suo sogno è di uscire fuori da questa vita piena di sangue e di missioni impossibili, per vivere come una ragazza normale. Per farlo, però, dovrà vedersela sia con il KGB, che l'ha reclutata ed addestrata, che con gli agenti della CIA, che ricattano e non sono amichevoli, come l'agente Felix Leiter dei film di 007, che cambiava in ogni film volto. Musica vecchia in fatto di film di spionaggio (che, per la cronaca, è persino ambientato nei fra la fine degli anni'80 e i primi anni'90, quando ancora si sentiva il gusto delle classiche storie del genere), ma la cosa è voluta e non spiace per niente. La scelta di affidare il ruolo della protagonista ad una modella, Sasha Luss, è vincente, le prove attoriali di Helen Mirren (dove le cuciono addosso un ruolo, in stile Rosa Klebb dell'indimenticabile Lotte Lenya di "A 007 DALLA RUSSIA CON AMORE") e Chillian Murphy (che risulta più simpatico qui che quando interpreta il suo Spaventapasseri batmaniano) sono buone, anche se i doppi-tripli giochi, a volte, sono prevedibili, ma è così che sono i film di spionaggio e bisogna stare al loro gioco. Un film di Luc Besson che sarà pure un déjà vu (il suo "NIKITA" è nuovamete citato qui, infatti, specie nei momenti al ristorante, ma Sasha Luss sa farsi valere nelle scene d'azione, restando sexy e mortale, forse più di come apptriva Anne Parillaud, nel 1990, o più di Famke Janssen in "007 - GOLDENEYE"), ma che diverte e sa divertire. Un buon film d'azione, con location suggetive, come la nostra Milano, che consiglio agli amanti del genere.
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Un'americanata. Storia trita e ritrita. Se la protagonista fosse morta almeno sarebbe stato più originale. Non è possibile che lei quando spara fa sempre centro e le decine degli avversari che affronta non la colpiscono mai, appena qualche graffio di striscio.
Non è che tu abbia torto, forse uccidere Anna sarebbe stata una trovata diversa, anche se drammatica. "NIKITA" (da cui questo film trae molto spunto), però, è nota per presentare un personaggio più fragile, come la sua interprete di allora, Anne Parillaud, ma capace d'infinocchiare lo stesso l'organizzazione che l'ha addestrata e sparire nel nulla, anche dal suo fidanzato. Così fece Nikita 30 anni fa e così ha fatto in questo film Anna, un personaggio più risoluto, più action e più paraculo di Nikita, se mi passi il termine. E poi, non è un delitto che Luc Besson citi sé stesso e aggiorni la trama, visto che 30 anni fa, in "NIKITA" non c'erano elementi rubati da "MISSION: IMPOSSIBLE" e "ATOMICA BIONDA". Inoltre, non credere che il finale di "ANNA" sia così accomodante, visto che persino l'infido personaggio di Helen Mirren ci guadagna.
In 007 Goldeneye mi piace ricordare anche la bellissima Izabella Scorupco
...ed io Famke Janssen, aka la perfida Xenia Onatopp..
La Janssen sex bomb
Fare i film degli X-men (era Jean Grey e si barcamenava fra Wolverine e Ciclope) l'ha salvata dall'anonimato e dalla maledizione delle Bond girl, che floppano dopo Bond.
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