Trama
Edmond Rostand è un drammaturgo dal talento geniale. Sfortunatamente, tutto ciò che ha scritto fino ad ora è stato un flop. Si paralizza alla vista di una pagina bianca e la sua ispirazione si è ormai prosciugata. Ma, grazie alla sua ammiratrice Sarah Bernhardt, incontra il più grande attore del momento, Constant Coquelin, che insiste nel voler recitare nella sua prossima commedia… e vuole presentarla in anteprima dopo tre settimane! C'è però un piccolo problema: Edmond non l'ha ancora scritta e non ha idea di che storia raccontare. Tutto ciò che conosce è il suo titolo: Cyrano de Bergerac.
Approfondimento
CYRANO, MON AMOUR: LA NASCITA DI UN CAPOLAVORO TEATRALE
Diretto e sceneggiato da Alexis Michalik, Cyrano, mon amour ambientato nella Parigi di fine Ottocento e racconta la storia di Edmond Rostand che, nel dicembre del 1897, non ha ancora trent'anni ma ha due figlie e molte preoccupazioni. Scrittore, da due anni non produce niente di nuovo quando, in preda alla disperazione, offre al grande attore Constant Coquelin il ruolo di protagonista in una nuova commedia in versi da mettere in scena per le feste.
Tutto sarebbe normale se non fosse per un particolare di non poco conto: la commedia non è stata ancora scritta! Ignorando i capricci delle attrici, le richieste dei suoi produttori, la gelosia della moglie, i problemi di cuore del suo miglior amico e la mancanza di entusiasmo da parte di tutti coloro che lo circondano, Edmond inizia a scrivere la nuova storia, di cui ha in mente solo il titolo: Cyrano de Bergerac.
Con la direzione della fotografia di Giovanni Fiore Coltellacci, le scenografie di Hélène Maroutian, i costumi di Thierry Delettre e le musiche di Romain Trouillet, Cyrano, mon amour ripercorre dunque la genesi di uno dei capisaldi della commedia teatrale francese. A spiegarne la genesi è lo stesso regista: "Il progetto del film risale almeno alla fine degli anni Novanta. L'idea mi è balzata in mente nel 1999 vedendo Shakespeare in Love, lungometraggio in cui Joe Madden, basandosi su eventi reali, racconta come grazie a una bella musa il giovane William Shakespeare abbia trovato l'ispirazione per scrivere il suo più grande capolavoro, Romeo e Giulietta. Mi sono chiesto allora come mai nessuno avesse fatto la stessa cosa con un autore francese ma poi il tutto è morto lì. Qualche anno dopo, mi sono imbattuto in un opuscolo pedagogico che raccontava il dietro le quinte della prima teatrale di Cyrano. E lì, ripensando al film di Madden, mi sono detto che era incredibile che nessuno avesse ancora messo in scena la nascita della più grande storia teatrale francese, forse l'ultima grande produzione prima dell'arrivo del cinema (che in un primo momento metterà da parte le commedie per far trionfare i drammi come Via col vento).
Ho iniziato allora a leggere tutto ciò che esisteva sull'opera, rendendomi presto conto che il suo autore, Edmond Rostand, aveva solo 29 anni quando la scrisse. C'è voluto però parecchio tempo prima che la sceneggiatura fosse ultimata (quasi sei anni) e prima che ci fosse un produttore disposto a investire in un film in costume sul teatro!".
Il cast
A dirigere Cyrano, mon amour è Alexis Michalik, attore, sceneggiatore e regista francese. Nato a Parigi nel 1982, Michalik è figlio di un pittore di origine polacca e di una inglese. Cresciuto nel quartiere di Abesses, nel 18° distretto di Parigi, ha studiato all'Accademia nazionale d'arte drammatica e ha… Vedi tutto
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (4) vedi tutti
Un brillante e ridente film di teatro nel cinema, vivace lieto e romantico.
leggi la recensione completa di articolotreUn film capace di essere fresco e classico allo stesso tempo
leggi la recensione completa di silviodifedeWARNING: fatevi forza, ma questo film NON va visto doppiato, ma in V.O. con sottotitoli. il doppiaggio appiattisce e distrugge, ancor di più del solito, il notevole lavoro degli attori (provarne solo i primi minuti come confronto). per il resto, regia classicamente funambolica (pure troppo, a volte) per un'opera strabordante, stordente e allegra.
commento di giovenostadivertente, intelligente, raffinatissimo
commento di garance