Regia di Adrian Lyne vedi scheda film
Lyne dirige un film che, se non lo si mette a paragone con quello di Kubrick, si dimostra comunque valido nella struttura anche se pecca di un eccesso di voyerismo facendo ruotare buona parte del suo corso più sulle presunte relazioni tra Humbert e la giovane Lolita che sulla deriva interiore del protagonista, stretto tra il proprio desiderio e la paura delle sue conseguenze, fino alla rivalità con il commediografo Quilty che troverà piena realizzazione in un finale abbastanza interlocutorio. Un film che comuque nel complesso risulta quasi incolore, paradossalmente spinto ad un eccesso di prudenza nel non prendere una direzione precisa, vivacchiando tra flebili colpi di scena ed un erotismo patinato, quasi affetto da prudenziale bacchettonismo.
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