Regia di Adrian Lyne vedi scheda film
Arrivato in una piccola dittadine del New England, nel 1947 il maturo professor Humbert (Irons) prende una cotta per la figlia della padrona di casa (Swain), una ninfetta col vizio della provocazione. Per stare accanto alla ragazzina, il professore ne sposa la madre (Griffith) e alla morte improvvisa di quest'ultima si mette in viaggio per mezza America con quella che ormai è diventata sua figlia adottiva al seguito. Ma qualcuno li segue imperterrito e Humbert sospetta che si tratti di qualche agente della buoncostume. Cimentarsi con la traduzione cinematografica del romanzo di Nabokov che Stanley Kubrick aveva trasformato in un capolavoro è un'impresa davvero impossibile. Adrian Lyne ci prova aumentando a dismisura il tasso di morbosità, ricorrendo a luci flou, dissolvenze, immagini patinate. Gli attori sono all'altezza, ma la regia si fa sentire troppo, sul film aleggia un'insopportabile retorica vagamente sessuofoba, il patetismo dilaga e il mistero del racconto si stempera in una scelta stilistica eccessivamente esplicativa.
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