Regia di Adrian Lyne vedi scheda film
Mediocre remake del film di Kubrick del '62, che ovviamente non regge il confronto con l'originale: tutto quello che nel film precedente era sapientemente alluso, qui viene reso esplicito, ma in maniera patinata e maldestra, senza veri brividi erotici. Adrian Lyne si conferma un regista commerciale di poche pretese, banalizza la complessità della trama di Nabokov e non riesce a trarre buon partito dagli attori: Jeremy Irons è impacciato e meno intenso del solito, la giovane Dominique Swain ha una presenza fisica notevole e in alcune scene lascia il segno, anche se in definitiva resta un pò troppo in superficie come tutto il film. Melanie Griffith e Frank Langella restano pallide imitazioni degli attori del film precedente, soprattutto il secondo, assolutamente imparagonabile con il grande Peter Sellers.
voto 5/10
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