Regia di Giorgio Tirabassi vedi scheda film
Tirabassi fa "il grande salto" e passa alla sua prima regia, dopo una discreta carriera d'attore. Il suo film, che abbraccia la grande tradizione della commedia italiana, non è nulla di nuovo sotto il sole "de Roma", visto che rimescola il film malavitoso romano con l'avventura picaresca, che è la parte migliore. Lui e Ricky Memphis, c'è da dire che sono affiatati e funzionano molto bene, e tengono in piedi la baracca per tutti i canonici novanta minuti. Attorno a loro dei buoni comprimari, fra cui la bellissima Roberta Mattei, pure bravina, ma poco credibile nei panni della moglie dello stesso Tirabassi. C'è pure er prezzemolo di un'ospitata di Marco Giallini e Mastandrea, di cui non si sentiva il bisogno ma che danno una mano all'amico. Per il resto, il film è sopra la media delle troppe orribili commedie che sforniamo come pizze, ha una sua dignità, non è volgare e ha qualche momento, anche registico, di valore. Se la prima parte, quella a Roma, fatica e si trascina un po', la seconda, più movimentata, risolleva le sorti del film, anche se il finale pseudo mistico suona un po' appiccicato, come se non sapessero come chiudere la vicenda. Produce Mediaset con Medusa, che piazza qui e là il suo logo, e il film, immagino, finirà in qualche stanco palinsesto estivo, fra una pubblicità e l'altra. E' un peccato, perché ha dei colpi in più rispetto a cose più blasonate e più "vincenti", e Tirabassi questo lo sa, non si svende troppo, e tira avanti per la sua strada. Anche per questo, lo promuovo senza affanno.
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