Regia di Andres Muschietti vedi scheda film
Il capitolo finale di IT, tratto dall'omonimo e famosissimo libro di Stephen King si è fatto attendere, non senza creare intorno a se un'aura di curiosità mista a diffidenza, per la possibile piega che potevano prendere gli eventi. Ma possiamo dire che non è andata poi così male.
I fans di King, di cui mi permetto di far parte, possono ritenersi soddisfatti come non accadeva da tempo. Il secondo capitolo di questo moderno IT resta molto fedele al libro dell'autore, che qui compare anche in un divertente cameo (non vi dico dove tanto è facile da scovare), concentrandosi sullo sviluppo dei personaggi per accompagnarci nella distruzione dell'estrema paura, potendo così finalmente e veramente crescere.
La composizione del cast soddisfa pur non riuscendo a colmare il contrasto con il giovane cast del primo capitolo particolarmente nella parte e sicuramente più d'impatto nella personificazione dei personaggi. E se Jessica Chastain e Bill Hadernon fanno rimpiangere i piccoli colleghi, Jay Ryan e James McAvoy non sembrano sempre essere in simbiosi con la sceneggiatura o comunque risulta difficile, in certi momenti, collocarli nel contesto.
Sempre più nella parte invece Bill Skarsgård che riesce ad essere sempre più spaventoso. Il suo Pennywise ricalca la crudeltà del personaggio creato da King. E' la personificazione del male e se ti terrorizza quando è in scena, quando non c'è brami la sua presenza, come se non potessi fare a meno di vederlo, un personaggio calamitante.
Il finale, per quanto rappresentato quasi in modo banale, riesce a mettere un punto definitivo alla storia e sommariamente riesce a non farci più rimpiamgere il serial televisivo suo predecessore.
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