Regia di Neil LaBute vedi scheda film
Lo yuppie Howard (Eckhart) racconta al suo amico e collega Chad di essere stato lasciato dalla moglie. Architetta allora una vendetta panica con la quale rifarsi contro l'intero genere femminile, consistente nel prendere di mira una potenziale zitella, illuderla e quindi lasciarla bruscamente. La malcapitata è una collega d'ufficio dei due "burloni", una ragazza sorda. Ma il "gioco" prende una piega inattesa per Howard, che si innamora quando è ormai troppo tardi: la ragazza è ormai caduta nelle fauci del lupo cattivo.
Al suo primo film - premiato al Sundance festival - LaBute racconta misoginia e il machismo con un piglio in coraggiosa controtendenza. Algido come il diabolico scherzo cesellato fin nei dettagli dai due protagonisti, Nella società degli uomini è un film dall'inconfondibile impianto teatrale, giocato su un'inconsistenza dei dialoghi che ne fa un'opera da iperrealismo postmoderno e penalizzato da "una certa schematicità dimostrativa" (Morandini).
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