Regia di Neil LaBute vedi scheda film
Lo stile narrativo evidenzia la provenienza del regista dal teatro. La trama può sembrare banale ma analizza una crudeltà sociologica basata sul più banale dei fatti (un esponente di potere non può venire abbandonato da una donna -un essere per lui inferiore-) che si ripercuote su di una vittima sacrificale (una donna fragile con un handicap fisico -in questo caso sordomuta!-). La cosa porterà il cambiamento nell'umanità di uno (che si innamora della fragile vittima) con la conseguente vincita del più crudele dei due (metafora del fatto che purtroppo il Mondo gira così!). Un film difficile da girare ma ancor di più da capire. Qualunque piccola imperfezione può (quasi) venire perdonata.
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