Regia di Neil LaBute vedi scheda film
Un tema con una tesi ben precisa : punire il maschilismo e con una certa acidità. Il tema e la tesi è costruita abbastanza bene e si arriva al risultato finale con il ripiego degli intenti, come da copione. Certo qui l'arruffianamento è lontano ed un vago sapore di sgradevolezza avvolge tutto il film, che d'altra è proprio di questo che si vuole occupare. La critica ad una società che mette in evidenza valori solo di plastica è evidente, qui abbiamo anche una sensazione netta di misoginia, ma non ci deve fermare a solo a questo discorso, che altrimenti limiterebbe troppo il significato vero che il film offre. Un tono quasi gelido è il leit motive del film ed è assolutamente l'atmosfera giusta che può avvolgere una storia come questa. Neil Labute scrive, sceneggia e dirige per la sua prima volta, ed è un discreta promessa per il cinema
Una storia forte e glaciale
Un bel debutto, senza venire necessariamente a patti con il sistema imperante.
Fisicamente adatto al ruolo ed accompagna anche perfettamente il film
Il ruolo di vittima ben condotto
Ruolo meno forte del collega, ma ben condotto
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