Due manager vanitosi, frustrati e chiacchieroni, delusi per essere stati abbandonati dalle rispettive fidanzate, passano il tempo a umiliare tutti quelli che ritengono più deboli. Non possono credere ai loro occhi quando si imbattono in una dattilografa fragile, indifesa e sorda. Per i due inizia una nuova missione.
Note
Su un'esasperazione aberrante è costruito "Nella società degli uomini", film d'esordio del commediografo americano Neil LaBute, che ha il coraggio della cattiveria. Un po' povero dal punto di vista cinematografico, il film vive su una scrittura brillantissima e sull'idea di "vuoto" nel quale colloca i personaggi. Un buon debutto.
Voto 7. Incede lento ma alla fine colpisce senza pietà, come il sorriso baro e sardonico del cinico protagonista. Ecco cosa vuol dire fare veramente male a qualcuno, senza lasciare segni sul corpo ma graffiando l’anima. [14.10.2008]
Confesso che personalmente un film come “Nella società degli uomini” mi fa paura. E’ infatti spaventoso pensare che ci siano in circolazione (e ci sono purtroppo!!!) uomini meschini, egoisti, squallidi, volgari e abietti come Chad, abili nell’arte del manipolare, ingannare, in una parola, fottere per il puro piacere di farlo, procurando inutili e gratuite… leggi tutto
dalla trama che si pensa essere importante e d'impatto sociale,il film invece e' anche troppo banale ma anche cattivello al punto giusto.Mezzo flop,anche xche' alla fine non esalta x nulla la visione.voto.5. leggi tutto
Misoginia: odio o avversione verso le donne, generalmente da parte di uomini, concetto spesso usato come sinonimo o rafforzativo del maschilismo.
La misoginia è un sentimento distorto, che nasce spesso…
Lo yuppie Howard (Eckhart) racconta al suo amico e collega Chad di essere stato lasciato dalla moglie. Architetta allora una vendetta panica con la quale rifarsi contro l'intero genere femminile, consistente nel prendere di mira una potenziale zitella, illuderla e quindi lasciarla bruscamente. La malcapitata è una collega d'ufficio dei due "burloni", una ragazza sorda. Ma il "gioco"…
Confesso che personalmente un film come “Nella società degli uomini” mi fa paura. E’ infatti spaventoso pensare che ci siano in circolazione (e ci sono purtroppo!!!) uomini meschini, egoisti, squallidi, volgari e abietti come Chad, abili nell’arte del manipolare, ingannare, in una parola, fottere per il puro piacere di farlo, procurando inutili e gratuite…
Lo stile narrativo evidenzia la provenienza del regista dal teatro. La trama può sembrare banale ma analizza una crudeltà sociologica basata sul più banale dei fatti (un esponente di potere non può venire abbandonato da una donna -un essere per lui inferiore-) che si ripercuote su di una vittima sacrificale (una donna fragile con un handicap fisico -in questo caso…
dalla trama che si pensa essere importante e d'impatto sociale,il film invece e' anche troppo banale ma anche cattivello al punto giusto.Mezzo flop,anche xche' alla fine non esalta x nulla la visione.voto.5.
Un tema con una tesi ben precisa : punire il maschilismo e con una certa acidità. Il tema e la tesi è costruita abbastanza bene e si arriva al risultato finale con il ripiego degli intenti, come da copione. Certo qui l'arruffianamento è lontano ed un vago sapore di sgradevolezza avvolge tutto il film, che d'altra è proprio di questo che si vuole occupare. La…
VOTO 7,5 ANGOSCIANTE Freddissimo, violento e matematico nel rappresentare una situazione in cui nessuno si salva dal dolore causato da una sola mente diabolica. Uno degli affreschi più tristi e senza speranza che abbia mai visto, lucidissimo, con una regia che non abbozza mai un movimento di macchina (sempre ferma, costante, osservatrice) e personaggi così crudeli da dare…
VOTO : 7. Esordio notevole per LaBute, se non dal punto di vista tecnico, sicuramente da quello del coraggio e della fluidità del suo racconto. Storia molto cattiva, che identifica con realismo una società che tutti conosciamo benissimo, dove, di fronte al vuoto degli affetti, la cattiveria delle persone pare dominante e risulta tanto più accentuata quando di fronte ci si…
Tragicommedia sulle debolezze e frustrazioni del "sesso forte", schiacciato dalle gerarchie professionali ed incapace di tenere testa alla complessa psicologia femminile. La mascolinità umiliata ed offesa decide di adottare l'abuso come sfogo, la prevaricazione come rivincita, la volgarità come divertimento, il cinismo come recupero di una male intesa virilità, a cui si aggiungono l'inganno e…
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Commenti (3) vedi tutti
Piatto, noioso, banale.
commento di sonicyouthVoto 7. Incede lento ma alla fine colpisce senza pietà, come il sorriso baro e sardonico del cinico protagonista. Ecco cosa vuol dire fare veramente male a qualcuno, senza lasciare segni sul corpo ma graffiando l’anima. [14.10.2008]
commento di PPFreddo,cinico,senza mezzi termini…this is life.
commento di antimes